Strumento che potrebbe rivoluzionare il modo in cui verifichiamo la nostra identità, sta per essere lanciato in America Latina e oltre.
Rich Heley, chief device officer di Tools for Humanity, ha dichiarato che ci sarà un fabbisogno di almeno mille Orb in più rispetto a quelli disponibili attualmente. Questo accessorio promette di cambiare le regole del gioco nella verifica dell’identità e nell’inclusione digitale. Ma scopriamo insieme le caratteristiche, il funzionamento e le prospettive future di questo nuovo dispositivo.
Un design accattivante e prestazioni straordinarie
L’Orb presenta un’estetica perlata, rendendolo non solo funzionale ma anche visivamente affascinante. Alimentato dal chipset Jetson di Nvidia, offre prestazioni impressionanti, consentendo una verifica dell’identità decisamente più veloce. I rappresentanti di Tools for Humanity affermano che l’Orb può garantire “quasi 5 volte le prestazioni AI” rispetto ai sistemi precedenti. Tuttavia, nonostante le sue capacità avanzate, la sua apparente bizzarria non può passare inosservata. Sarà interessante vedere come il pubblico risponderà a un dispositivo che combina tecnologia d’avanguardia con un design così audace.
Un Orb per tutti: ordina il tuo dispositivo a domicilio
A partire dal prossimo anno, i cittadini dell’America Latina potranno richiedere un Orb direttamente dal comfort delle proprie case, grazie a una collaborazione con Rappi. Questo servizio consegnerà fisicamente un dispositivo che permetterà la scansione dell’iride e l’iscrizione alla World Network. Una volta completata l’operazione, l’Orb non rimarrà, ma tornerà al suo punto di origine. È importante notare che, come dichiarato da Thomas Meyerhoffer, il designer di Tools for Humanity, la scheda SD consegnata non contiene dati preesistenti, per garantire la massima privacy per l’utente. Si prevede un’innovazione straordinaria. L’idea di ordinare un dispositivo tecnologico proprio come si fa con una pizza è davvero interessante.
Espansione globale: orb nei luoghi di aggregazione
World, la compagnia dietro l’Orb, ha anche in programma di aprire spazi dedicati a questa nuova tecnologia a Buenos Aires e Città del Messico. Non si tratta solo di funzionalità, ma anche di accessibilità. Pensateci: potremo ordinarci una scansione dell’iride mentre sorseggiamo un caffè nel bar sotto casa o mentre facciamo shopping nel negozio di quartiere. Attualmente negli Stati Uniti ci sono quattro punti in cui gli utenti possono “trovare il loro Orb più vicino”, ma il numero di location sta crescendo rapidamente con 333 siti Orb a livello globale. Questa strategia porterà la tecnologia più vicina alla gente comune, rendendo la verifica dell’identità un processo semplice e veloce.
La tecnologia dietro l’Orb e la privacy dei dati
L’hardware dell’Orb è un perfetto esempio di ingegneria avanzata: un contenitore di sensori e semiconduttori pensato per catturare in modo preciso i dati biometrici dell’iride. Dopo la scansione, i dati vengono trasferiti sull’app dedicata. Tuttavia, questa innovazione porta con sé una serie di interrogativi riguardo la privacy e la gestione dei dati sensibili. Blania, un altro esponente chiave del progetto, rassicura gli utenti: quando si crea un World ID e si scansiona l’iride tramite l’app, i dati sono protetti tramite crittografia e rimangono soltanto sui dispositivi locali. Questo aspetto di sicurezza sembra essere una priorità per il team, un buon segnale per chiunque fosse preoccupato per la propria privacy.
Servizi software all’avanguardia per un futuro innovativo
Alla base del progetto Orb c’è anche una visione più ampia per il futuro della verifica dell’identità. Altman e Blania, i leader di Tools for Humanity, hanno annunciato importanti aggiornamenti per i servizi software collegati all’Orb. La novità più rilevante è l’ampliamento delle capacità del servizio World ID, che ora è in grado di supportare un numero significativamente maggiore di credenziali, passando dai circa sette milioni di utenti già “verificati tramite Orb”, a centinaia di milioni. Questa espansione potrebbe favorire un utilizzo più esteso della tecnologia, aiutando a promuovere l’inclusione digitale e cambiando, così, il panorama della verifica dell’identità in tutto il mondo.
La strada sembra tracciata per un’interazione più fluida e integrata tra tecnologia e vita quotidiana, con l’Orb che gioca un ruolo fondamentale in questo contesto.