Starnutire è un gesto comune che spesso sottovalutiamo, ma nasconde un’importanza fondamentale per la nostra salute.
La reazione di starnuto è, infatti, una poderosa difesa delle vie respiratorie, una risposta automatica del nostro corpo per liberarci da polvere e agenti estranei. Trattenere uno starnuto, al contrario di quel che si potrebbe pensare, non è una scelta prudente, poiché può generare conseguenze negative per la nostra salute. Scopriamo insieme cosa succede quando si starnutisce e quali sono i rischi legati al trattenere questo naturale riflesso.
Lo starnuto è un meccanismo difensivo che ci permette di espellere con forza l’aria dai polmoni attraverso naso e bocca. Quando entrano in contatto con i recettori sensoriali del naso particelle estranee come polvere o allergeni, il nostro corpo reagisce in modo istintivo. In questo frangente, il nervo trigemino si attiva e invia un segnale al cervello, il quale mobilita i muscoli necessari per la risposta. Questo processo così complesso scaturisce da una serie di azioni automatiche che non possiamo controllare.
Il primo passo è un’inspirazione profonda, poi i muscoli della glottide si chiudono. A questo punto, l’aria nei polmoni viene compressa a causa della chiusura della glottide. Una volta raggiunta una pressione considerevole, la glottide si riapre bruscamente e l’aria compressa fuoriuscirà con grande forza, liberando le vie respiratorie dai corpi estranei.
Insomma, sebbene starnutire possa sembrare un’azione fastidiosa, in realtà rappresenta una reazione difensiva fondamentale. Essa impedisce che agenti patogeni possano infiltrarsi nelle vie respiratorie superiori, riducendo il rischio d’infezioni e infiammazioni. Trattenere uno starnuto, di conseguenza, non solo ostacola questa protectiva funzione, ma può portare a problematiche più gravi, come vedremo nel prossimo paragrafo.
I rischi del trattenere uno starnuto
Quando decidiamo di trattenere uno starnuto, in realtà andiamo a portare una pressione eccessiva all’interno del nostro corpo. Durante questo processo, l’aria viene bloccata, e il risultato può essere talvolta pericoloso. Infatti, la pressione crescente crea un’energia, che cerca di distribuirsi, ma senza un’uscita naturale può causare danni a diverse strutture corporee.
In generale, le conseguenze di questa azione possono manifestarsi in modi inaspettati. Ad esempio, la pressione aumenta considerevolmente all’interno della gabbia toracica, il che può creare condizioni sfavorevoli per il flusso sanguigno. I vasi sanguigni, specialmente quelli oculari, possono subire strappi o lesioni, con il rischio di emorragie interne minori. Ci sono casi documentati, anche se rari, in cui chi ha trattenuto uno starnuto ha sperimentato emorragie intracraniche, creando paura e preoccupazioni per la propria salute.
In aggiunta, il rischio di danni a livello toracico non può essere sottovalutato. La struttura del polmone, se inattesa dalla pressione di uno starnuto trattenuto, può subire dei traumi. Questo tipo di lesioni comprende il collasso parziale del polmone o la formazione di bolle d’aria sotto la pelle, noto come enfisema sottocutaneo. La soggettività delle lesioni può variare, ma è importante sapere che anche le persone sane, senza condizioni preesistenti, possono incorrere in lesioni significative legate al trattenere gli starnuti. La consigliata azione di lasciar andare il proprio starnuto è dunque la migliore strategia.
La fisica dello starnuto: cosa si nasconde dietro?
Per comprendere pienamente le dinamiche dello starnuto e perché trattenerlo risulta pericoloso, andiamo a considerare la legge di Boyle. Questa regola fisica basilare stabilisce che, mantenendo costante la temperatura, aumenta il volume di un gas comporta una diminuzione della pressione, e viceversa. Applicando questo concetto agli starnuti, possiamo vedere come l’atto di comprimere l’aria nei polmoni aumenti notevolmente la pressione interna.
Quando la glottide è chiusa, l’aria rimane intrappolata e la pressione inizia a salire. Se il nostro naso e bocca rimangono tappati, l’aria all’interno non può fuoriuscire normalmente. In questi frangenti, il sistema circolatorio risente della pressione modificata che si genera, e i vasi sanguigni, compresi quelli oculari, possono trovarsi sotto stress.
In situazioni di particolare gravità, il sangue, che normalmente si dirige verso il cuore, può rimanere ostruito e dirottato verso altre aree, creando più ansia e preoccupazioni per la salute di chi si trova ad affrontare queste problematiche. Tenere a mente i meccanismi della fisica dietro uno starnuto può aiutarci a capire che lasciarlo fluire è un modo più buono di proteggerci.
La scienza e la fisiologia che avvalgono un semplice gesto quotidiano come lo starnuto sono dunque più intricate di quanto pensassi. Quindi, la prossima volta che senti l’irresistibile impulso di starnutire, ricorda: è meglio liberarsi di quell’aria piuttosto che portare a conseguenze inaspettate!