Il recente provvedimento del Governo riguardante la condotta degli studenti nelle scuole si rivela un tema scottante, sollevando non poche domande tra il personale educativo e le famiglie.
Alessandro Giuliani, direttore della Tecnica della Scuola, ha condiviso con Sestarete il risultato di un sondaggio che esplora le reazioni a queste nuove normative. Scopri di più su cosa ne pensano i docenti e quali cambiamenti potrebbero rivelarsi efficaci.
Il pacchetto di misure che il Governo ha introdotto per disciplinare la condotta degli studenti è sicuramente interessante e contiene alcuni punti di rilevante importanza. Durante il suo intervento, Giuliani ha sottolineato due disposizioni chiave: in primo luogo, ci sono sanzioni pecuniarie per coloro che mostrano comportamenti violenti nei confronti del personale scolastico, con il denaro raccolto destinato alle scuole stesse. Inoltre, è stata introdotta una regola significativa riguardo alla valutazione degli studenti. Infatti, ottenendo un voto di cinque in condotta, uno studente rischia di essere bocciato nella scuola secondaria. Mentre con un sei, avrà la possibilità di “rimandare”, ma dovrà realizzare una tesina su esperienze di solidarietà, che sarà successivamente esaminata dal Consiglio di Classe.
In aggiunta, il nuovo intervento prevede sanzioni più severe per comportamenti violenti, fino a un massimo di due giorni di sospensione. Superato questo limite, l’alunno sarà coinvolto in attività di solidarietà. Queste misure rappresentano un tentativo di porre un freno al crescente fenomeno della violenza a scuola, che ha subito un’impennata negli ultimi anni, complice anche la pandemia. Questo approccio mira a rendere gli alunni più responsabili, ponendo l’accento sulla necessità di una riflessione sui comportamenti e sulle conseguenze delle proprie azioni.
Se ci si domanda come la comunità scolastica percepisce queste novità, la risposta non è così semplice. Molti docenti si mostrano scettici riguardo all’efficacia delle nuove norme, sostenendo che, sebbene ci sia una certa risonanza, le reali modifiche comportamentali tra gli studenti potrebbero non arrivare nel breve periodo. Le opinioni sono variegate: c’è chi ritiene che le problematiche comportamentali siano radicate e affondino le radici nell’esperienza che gli studenti hanno vissuto durante il Covid. Questo ha lasciato segni e cicatrici, portando alla luce difficoltà emotive che non sono scomparse semplicemente con il ritorno alla normalità della didattica.
Alcuni insegnanti evidenziano come le lamentele relativi al comportamento degli studenti siano molteplici, e che in effetti le recenti misure non rispondono del tutto alle necessità del corpo docente. Aspetti come il precariato, l’affollamento delle classi e il carico di lavoro continuano a pesare fortemente sulla qualità dell’insegnamento. Molti docenti sperano che si affronti anche questo tema, considerato che l’implementazione delle nuove regole potrebbe risultare poco fruttuosa se non si interviene su variabili cruciali che impattano l’ambiente scolastico.
Un’indagine condotta su un campione rilevante di 300 partecipanti, per lo più docenti , ha rivelato che la fiducia nei confronti delle nuove norme è più che limitata. La maggior parte del personale scolastico esprime dubbi circa la reale capacità del voto di condotta di ridurre i casi di violenza a scuola. Infatti, più della metà degli insegnanti sostiene che non sarà sufficiente per affrontare episodi di aggressione o di bullismo.
D’altra parte, la proposta di multe che possono arrivare fino a 10.000 euro per chi commette atti di violenza sembra ottenere maggior consenso fra il personale educativo. Circa tre insegnanti su cinque credono che l’aumento delle sanzioni possa portare a un maggiore rispetto nei loro confronti da parte degli alunni. Questo aspetto mette in luce un bisogno di maggiore giustizia e protezione per chi lavora nel mondo della scuola e affronta quotidianamente situazioni difficili. La questione resta anche delicata e sfida l’operato della comunità scolastica e del legislatore, mentre si cercano soluzioni efficaci per ridurre gli episodi di violenza e migliorare il clima nelle classi.