Scopriamo insieme la simbolica bandiera dell’Unione Europea, un emblema di unità e identità.
Caratterizzata dal suo bellissimo blu e dal cerchio dorato di stelle, rappresenta tanto l’ideale di cooperazione e solidarietà europea. Ci immergeremo nella storia, nel significato e nell’uso di questo prezioso vessillo.
La bandiera dell’Unione Europea è facilmente riconoscibile grazie al suo profondo blu e al cerchio di 12 stelle dorate a cinque punte. Questo simbolo non è solo un’immagine, ma porta con sé profondi significati e riflette la complessità dell’identità europea. Le bandiere vengono esposte con frequenza nei palazzi istituzionali di Bruxelles, dove ha sede la maggior parte delle istituzioni europee. Si usa dire che il cerchio rappresenta l’unione e l’integrità di tutti gli stati membri, mentre il numero 12 è stato scelto per il suo significato di pienezza. È interessante notare che le stelle non rappresentano i Paesi membri, come molti potrebbero pensare. Infatti, il numero 12 è storicamente associato alla completezza: pensiamo ai mesi dell’anno o agli apostoli in ambito cristiano. In un certo senso, questo numero simboleggia anche il legame indissolubile tra le nazioni europee.
Il blu, colore di sfondo, non è solo un piacevole elemento estetico, ma incarna la calma e l’equilibrio, valori fondamentali su cui si basa l’Unione Europea. Questo contrasto con la vita frenetica e vivace dei vari Paesi membri sottolinea ulteriormente l’aspirazione all’armonia, alla pace e alla stabilità.
L’origine di questo distintivo drappo risale back to 1955, e non ci sono dubbi sul fatto che sia intrisa di storia. La bandiera viene infatti da una decisione presa dal Consiglio d’Europa, un ente creato nel 1949 a Strasburgo con il preciso intento di difendere i diritti umani e promuovere l’identità culturale europea. Nell’anno in questione, furono presentate due proposte: una per un cerchio di 12 stelle su sfondo blu, proposta da Harséne Heitz, mentre l’altra era relativa a una costellazione di stelle dal diplomatico spagnolo Salvador de Madariaga. Con il passare del tempo, la prima proposta prevalse e nel 1983, il Parlamento Europeo la proclamò ufficialmente simbolo dell’allora Comunità Europea.
Fu solo nel 1986, a seguito di una schiacciante approvazione da parte del Consiglio europeo, che la bandiera iniziò a sventolare ufficialmente. È affascinante pensare che la bandiera rappresenti non solo l’Unione in sé, ma un ideale più ampio di cooperazione e amicizia tra i diversi popoli che compongono il continente. Oggi, ogni istituzione potrà adottare simboli propri, ma senza mai distaccarsi dall’immagine iconica della bandiera.
Parlando del numero 12, non possiamo ignorare quanto sia intrinsecamente legato all’idea di completezza e perfezione in molte culture. Dai dodici segni zodiacali ai dodici mesi dell’anno, questo numero ricorre in numerose discipline, dalla mitologia all’astronomia. La presenza del dodici sulla bandiera non è quindi casuale; esso rappresenta l’idea di unione e totalità, creando una connessione tra passato e presente, diverse civiltà e culture. Ad esempio, la mitologia greca menziona dodici divinità principali, che governavano il mondo, sottolineando l’importanza di questo numero anche in contesti storici.
Il dodici è perfetto già nel contesto matematico: pensate che sommando 12 volte 30 gradi si ottengono precisamente i 360 gradi di una circonferenza. Questa struttura simbolica non è solamente un fatto numerico ma rappresenta, per così dire, anche il ciclo della vita, l’unità e l’armonia. Proprio come il cielo blu sovrasta ogni cosa, le stelle dorate formano un cerchio intorno a un ideale che continua ad evolversi e a essere apprezzato.
Ma come viene realmente utilizzata questa bandiera, la bandiera dell’Unione Europea? Oltre a sventolare nei palazzi delle istituzioni europee, durante eventi ufficiali e incontri internazionali, si può osservare affiancata alla bandiera nazionale. Ogni singolo Stato membro ha le proprie regole riguardo l’esposizione della bandiera. In Italia, ad esempio, è consuetudine mostrare le bandiere correttamente, con quella dell’UE, di solito a sinistra, rispetto a quella nazionale.
Quindi, le istituzioni italiane, come ministeri e uffici giudiziari, sono obbligate a esporre entrambe le bandiere in un modo ben specifico. Durante le udienze trattate nei tribunali, si dovrà osservare il posizionamento con estrema cura. La bandiera dell’Unione Europea non è solo un simbolo decorativo; è un messaggero di valori, una condivisione di ideali ed una celebrazione della diversità culturale. Lo scambio reciproco di intese e relazioni tutte queste faccende ha, e continua a mantenere, le fondamenta vive della costruzione di una vera unità europea.
In questo modo, la bandiera dell’Unione Europea non rappresenta solo un’unione tra stati, ma un’infinità di storie condivise, battaglie e vittorie per la libertà, la pace e la cooperazione. Essa diventa quindi, insomma, un’importante eredità con la quale gli Europei possono continuare a essere ispirati e diventare protagonisti di un futuro sempre più luminoso.