Purtroppo, la comunità sportiva e non solo ha subito un grave lutto con la prematura scomparsa della giovane Matilde Lorenzi, 19enne sportiva dell’Esercito.
La sua vita è stata spezzata a causa di un drammatico incidente accaduto sulla pista Gravand G1 in Val Senales, dove è rimasta coinvolta in una caduta durante un allenamento. Trasferita d’urgenza all’ospedale di Bolzano, i medici l’hanno subito definita in condizioni critiche. La notizia ha rattristato non solo gli amici e i familiari, ma anche l’intera comunità sportiva, confessando un profondo dolore per la perdita di un giovane talento così promettente.
Forte il ricordo che rimane di Matilde grazie ai suoi insegnanti e compagni di scuola. La sua professoressa di inglese l’ha descritta come una ragazza ambiziosa, che trascorreva settimane lontano dalla scuola per competere nelle gare, ma che, al suo ritorno, non perdeva l’occasione per recuperare il tempo in classe. “Aveva una determinazione senza pari,” diceva il suo docente di inglese, “e tutto ciò che affrontava lo faceva con passione.” Matilde, di recente, aveva superato delle difficoltà legate a un infortunio al ginocchio, ma ciò non le aveva impedito di seguire le proprie aspirazioni nel mondo dello sci. Elle, insieme alle compagne di squadra, aveva trascorso giorni di lavoro in Patagonia, per poi ritrovare un attimo di relax a Ibiza.
Sfortunatamente, il suo rientro alle competizioni sarebbe dovuto avvenire in Svezia, ma il caldo eccessivo aveva spinto il team a dirigersi verso le prove più veloci a Val Senales. Questi cambiamenti nell’ultimo momento si sono rivelati fatali. La scuola di Matilde ha espresso il proprio cordoglio attraverso un messaggio sul sito, sottolineando che “la luce della giovane campionessa brillerà per sempre nella nostra scuola.” Un segno di grande affetto che dimostra quanto fosse amata e rispettata da chi la circondava.
La notizia della tragedia ha colpito profondamente non solo la famiglia e gli amici, ma anche le figure istituzionali del paese. La premier Giorgia Meloni ha espresso il suo profondo rammarico per la scomparsa della giovane atleta, sottolineando come “la promessa dello sci azzurro non avrebbe dovuto finire in questo modo.” Le sue parole hanno risuonato come un eco di tristezza fra i membri delle forze armate e gli sportivi di tutto il territorio nazionale.
Anche altre figure di spicco, come il ministro degli Esteri Antonio Tajani, hanno espresso il loro dolore tramite i social, definendo Matilde un “talento cristallino spezzato.” La Federazione Italiana Sport Invernali ha dedicato un comunicato in cui si unisce al cordoglio, affermando che la loss di Matilde è una tragedia che colpisce il mondo dello sport invernale. Il presidente della Federazione Flavio Roda ha condiviso un sentimento di impotenza, rivelando la lacerante realtà che hanno dovuto affrontare come comunità di sportivi e appassionati.
Il primo cittadino di Valgioie, Claudio Grosso, dove Matilde era nata, non riesce a trovare le parole per esprimere il suo dolore. “Non doveva nemmeno essere lì a Bolzano,” commenta, raccontando come l’inevitabilità di questo destino renda ancora più difficile accettare la sua morte. “Matilde era una creatura solare, una giovane che amava vivere e sorridere, spesso vista passeggiare nei boschi, o mentre andava in bicicletta.”
Ogni parola esprime una tristezza profonda. La comunità locale ha seguito passo dopo passo il sogno di Matilde, vedendola crescere come una promessa nel mondo dello sci. Il suo spirito vivace e la determinazione che la caratterizzavano la rendevano un esempio da seguire. La sua assenza lascia un vuoto incolmabile. La passione per lo sci e l’aspirazione a raggiungere successi internazionali ora brillano solo nel ricordo.
Matilde Lorenzi sarà sempre nella memoria di quanti l’hanno conosciuta e amata. Ogni tributo, ogni messaggio di cordoglio, riflette non solo la perdita di un atleta, ma di una giovane che ha dedicato la sua vita alla realizzazione dei propri sogni, tra i quali brillavano anche quelli dello sport.