L’energia eolica si è affermata come una delle chiavi fondamentali nel percorso verso una transizione ecologica sostenibile.
Sebbene il settore abbia raggiunto notevoli traguardi, con una capacità installata di 219 gigawatt nell’Unione Europea nel 2022, ci sono delle problematiche significative, in particolare legate al destino delle pale eoliche, che non sono riciclabili. Questo rappresenta una vera sfida per il futuro, considerando che al 2050 la quantità di pale eoliche destinate alle discariche potrebbe arrivare a ben 43 milioni di tonnellate. Ci sono diverse difficoltà da affrontare se si vuole mantenere il supporto pubblico nell’ambito della decarbonizzazione, un aspetto cruciale per la realizzazione di una filosofia energetica più verde e sostenibile.
Le pale delle turbine eoliche, anche se non rilasciano sostanze nocive al momento dello smaltimento, occupano enormi volumi nelle discariche. A tal proposito, c’è una crescente preoccupazione, particolarmente in Regioni come la Sardegna, dove si stanno battendo le mani per un uso più coscienzioso del suolo. Le pale, infatti, sono progettate per resistere a forti sollecitazioni; qualsiasi progettazione deve tener conto della loro durata di utilizzo che può estendersi fino a venti anni. Il materiale utilizzato nella loro costruzione – fibra di vetro o di carbonio mischiato a resina epossidica – risulta difficile da riutilizzare una volta che il componente ha completato il suo ciclo di vita.
Le resine che conferiscono queste caratteristiche di durevolezza diventano problematiche una volta che le pale vengono ritirate dal servizio. Se da un lato è positivo che siano state costruite per sopportare condizioni avverse, dall’altro, una volta si solidificano, non è più possibile ricuperare gli elementi di base. Le turbine eoliche, nel complesso, generano meno rifiuti rispetto a settori come edilizia e elettronica, e circa il 90% delle loro parti è riciclabile. Tuttavia, con le pale, le opzioni attuali di riutilizzo, come la creazione di panchine o strutture per il riparo delle biciclette, risultano più una soluzione temporanea che una risposta definitiva alla problematica del riciclo.
Innovazioni nella ricerca di materiali per pale eoliche
Di fronte a questa complessità, vari centri di ricerca stanno cercando materiali alternativi per la costruzione delle pale eoliche, puntando su soluzioni innovative che possano rivelarsi più ecologiche. Un interessante esempio ci arriva dal Laboratorio Nazionale per l’Energia Rinnovabile degli Stati Uniti, dove i ricercatori hanno sviluppato una sostanza all’avanguardia ottenuta da zuccheri, oli e scarti agricoli. La bellezza di questo nuovo materiale è che offre prestazioni e applicabilità simili a quelle tradizionali e, cosa molto rilevante, può essere utilizzato senza necessità di investire in nuovi stampi e attrezzature.
Ma non è solo l’aspetto pratico a rendere questo approccio interessante: il nuovo composto vegetale è anche riciclabile a temperature elevate, oltre 220 gradi Celsius. Questo processo produce un liquido elastico che può essere modellato nuovamente in forme utili per altre applicazioni industriali. Non solo il risparmio economico e il potenziale di riduzione della quantità di rifiuti, ma anche la possibilità di utilizzare materiali naturali rappresentano un passo avanti significativo verso una maggiore sostenibilità nel settore dell’energia eolica.
Verso un futuro sostenibile
L’industria dell’eolico, senza dubbio, si trova di fronte a delle sfide, ma anche a grandi opportunità. La domanda di energia pulita continua a crescere, così come l’interesse per soluzioni innovative che potrebbero mitigare effetti collaterali negativi come quelli legati alla gestione delle pale eoliche. La ricerca di nuovi materiali riciclabili, insieme a iniziative per riutilizzare le turbine dismesse, potrebbe non solo affrontare la crisi attuale ma contribuire anche a un futuro più sostenibile.
Per l’energia eolica, il cammino verso un’economia circolare non si presenta come un processo semplice, ma la crescente attenzione verso pratiche sostenibili nella produzione e nel ciclo di vita delle pale potrebbe veramente portare a un miglioramento significativo. Con il giusto mix di innovazione, ricerca e volontà politica, l’energia eolica potrebbe senza dubbio colmare il divario tra esigenza ambientale e pratiche industriali, creando un futuro più verde.