Droni: il quadro normativo che sfida innovazione tecnologica, privacy e sicurezza

Il tema dell’uso dei droni è sempre più al centro dell’attenzione pubblica, grazie al loro impiego che cresce in maniera costante non solo in ambito civile ma anche commerciale e militare.

Questo aumento esponenziale porta con sé questioni giuridiche di grande rilevanza, che spaziano dalla sicurezza dei cittadini al rispetto della privacy, fino ad arrivare all’ottimizzazione dell’uso dello spazio aereo. In questo articolo, andiamo a scoprire il complesso panorama normativo che si pone dietro l’utilizzo di questi dispositivi, focalizzandoci su tre aspetti chiave: le regolamentazioni a livello sia internazionale che nazionale, i problemi legati alla privacy e le sfide sulla sicurezza.

A livello globale, il mondo dei droni è regolamentato da varie organizzazioni e trattati, con l’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile che gioca un ruolo primario. Fondata nel 1944, questa istituzione ha il compito di stabilire standard e raccomandazioni per il settore dell’aviazione civile. Tra le sue funzioni, c’è anche quella di disciplinare l’uso dei droni sul piano internazionale. La sfida principale per l’ICAO, assieme ad altre organizzazioni dedicate, è la gestione di uno spazio aereo sempre più congestionato da veicoli aerei non tradizionali.

L’ICAO, di fronte a questo crescere di droni, sta lavorando a un sistema integrato di gestione del traffico aereo per droni . Questo approccio mira a coordinare l’uso dei droni con le autorità nazionali in modo da garantire la sicurezza di tutte le operazioni che avvengono in volo.

Spostandoci, poi, in Europa, troviamo l’Agenzia europea per la sicurezza aerea , che ha emesso regolamenti destinati a uniformare le leggi nazionali riguardanti i droni. Un esempio importante è il regolamento entrato in vigore nel 2019, che distingue tra tre categorie di utilizzo: aperta, specifica e certificata. Questo modello a più livelli consente capacità di gestione differenti a seconda del rischio insito in ciascuno dei tre ambiti di utilizzo, che variano da impieghi ricreativi a usi più professionali e industriali. Così facendo, l’Europa cerca di fornire un quadro normativo che possa monitorare in modo efficace il crescente utilizzo dei droni.

Normativa italiana

In Italia, la situazione giuridica per l’uso dei droni è guidata dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile . A partire dal 2013, l’ENAC ha introdotto norme specifiche per disciplinare l’impiego di aerosistemi a pilotaggio remoto . La classificazione degli utilizzi distingue tra utilizzo ricreativo e uso professionale, con specifiche regole per ciascuna categoria. Le regole stabiliscono, per esempio, l’altezza massima a cui è possibile far volare il drone, che di solito non supera i 120 metri, per prevenire potenziali conflitti con altri aerei e garantire la sicurezza.

Uno degli aspetti key è il principio di VLOS , che obbliga il pilota a mantenere sempre il drone sotto osservazione diretta. Inoltre, ci sono zone dove il volo è completamente vietato, come nelle vicinanze di aeroporti e aree militari.

Ultimamente, il regolamento ha subito revisioni, recependo le linee guida europee per fornire una maggiore uniformità a livello comunitario. Tra le novità più significative c’è l’obbligo di registrazione per i droni che pesano più di 250 grammi e l’esigenza di un patentino per i piloti di droni con scopi commerciali o di modelli più grandi. L’Italia, dunque, è stata tra i pionieri in Europa nel creare una normativa robusta in questo contesto, bilanciando esigenze di sicurezza e protezione.

Protezione della privacy

La protezione dei dati personali è un aspetto cruciale che emerge con forza nell’era dei droni. Le macchine equipped con telecamere e sensori possono facilmente compromettere la privacy, poiché possono sorvolare aree private e raccogliere immagini e suoni senza il consenso delle persone interessate.

In Europa, il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati fornisce norme precise riguardo al trattamento dei dati personali, e ciò vale anche per quelli raccolti tramite droni. Gli operatori, specialmente in ambito commerciale, devono seguire alcune regole fondamentali, tra cui la minimizzazione dei dati e l’ottenimento del consenso delle persone riprese.

Un settore particolarmente delicato è la videosorveglianza attraverso droni. Questo tipo di utilizzo richiede regolamentazioni rigorose per prevenire possibili abusi. In molti paesi, compresa l’Italia, esistono linee guida stabilite dalle autorità competenti che impongono di informare anticipatamente le persone che potrebbero venire riprese e di adottare misure di sicurezza per proteggere i dati raccolti, il che è essenziale in un contesto in cui la privacy è uno dei diritti più preziosi da tutelare.

Sicurezza e responsabilità

Un altro tema di grande valore nell’argomento dei droni è quello della sicurezza e della responsabilità connessa a incidenti o danni che possono essere provocati dal loro utilizzo. In Italia, l’attuale normativa prevede che gli operatori di droni debbano avere una polizza assicurativa per coprire eventuali danni a persone e cose. Questa esigenza è particolarmente accentuata per usi commerciali, in quanto il rischio associato è maggiore.

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In caso di incidente, la responsabilità ricade sull’operatore del drone, che deve attenersi a rigide norme di sicurezza. Ad esempio, è proibito sorvolare direttamente persone che non siano coinvolte nelle operazioni o volare vicino a edifici o strutture sensibili.

Non solo ci sono responsabilità civili, ma anche penali. Infrangere le normative può portare a sanzioni amministrative o, nei casi più gravi, persino all’arresto. Ad esempio, violare le zone di no-fly, come quelle adiacenti a basi militari, può risultare in multe significative o gravi conseguenze. Pertanto, il quadro giuridico associato a droni richiede una certa attenzione e consapevolezza da parte degli operatori, per evitare complicazioni insidiose e improrogabili.

Le questioni legate ai droni continuano a generare dibattiti poiché l’uso di queste tecnologie si evolve. Con il progredire della tecnologia, la legislazione deve continuamente adattarsi per mantenere la sicurezza dei cittadini e proteggere i diritti di privacy. Gli sviluppi normativi sono destinati a continuare, riflettendo i cambiamenti nel panorama tecnologico e le necessità di una società in cambiamento.

Published by
Rosalia Gigliano