L’agenzia delle entrate ha recentemente rilasciato un importante provvedimento che riguarda il concordato preventivo biennale.
Fornisce, così, le indicazioni precise sui termini e le modalità di adesione per l’applicazione dell’imposta sostitutiva. Questo è un tema di grande rilevanza per i contribuenti interessati, in particolare per quelli che hanno affrontato le difficoltà economiche legate alla pandemia. Di seguito, esploreremo in dettaglio le informazioni chiave contenute nel provvedimento.
Il concordato preventivo biennale è una misura introdotta per facilitare i soggetti che applicano gli Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale . Come previsto dall’articolo 2-quater del decreto legge n. 113/2024, i contribuenti che aderiscono al concordato entro il termine del 31 ottobre 2024 possono usufruire di un regime di ravvedimento. Questo implica la possibilità di versare le imposte sostitutive, che comprendono sia le imposte sui redditi sia le addizionali, oltre all’imposta regionale sulle attività produttive.
Ma chi può beneficiare di questa opportunità? Fondamentalmente, le normative si applicano a coloro che hanno adottato gli ISA nel periodo dal 2018 al 2022. Questo include anche chi ha dichiarato di trovarsi in una situazione di difficoltà a causa della pandemia, avvalendosi delle disposizioni emesse in seguito all’articolo 148 del decreto legge n. 34/2020. È importante notare che il calcolo dell’imposta si basa sui dati forniti nelle dichiarazioni fiscali presentate, rendendo essenziale che i contribuenti siano aggiornati sulle modifiche normative per garantire la correttezza delle loro dichiarazioni.
Le disposizioni del provvedimento dell’agenzia delle entrate
Il decreto legge n. 113/2024 rimanda specificamente a un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate per determinare modalità e tempistiche per l’adesione al ravvedimento. In questo contesto, il provvedimento firmato dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate il 4 novembre 2024 rappresenta un passo cruciale per chiarire come procedere.
In particolare, viene chiarito che l’adesione al ravvedimento si perfeziona mediante il versamento delle imposte sostitutive; pertanto, il provvedimento del 4 novembre stabilisce che ogni contribuente deve presentare il modello F24 per il pagamento della prima o unica rata delle imposte, indicando l’annualità specifica cui si riferisce l’opzione. Questo procedimento è essenziale per garantire una corretta applicazione delle normative fiscali e per permettere ai contribuenti di beneficiarne.
Modalità di adesione: come procedere?
Entrando nel dettaglio delle modalità di adesione al ravvedimento, il decreto legge n. 113 stabilisce che l’adesione viene formalizzata tramite il versamento delle imposte sostitutive. A questo proposito, il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate chiarisce che per ciascuna annualità, i contribuenti devono utilizzare il modello F24, indicando specificamente l’annualità scelta.
Per le società e le associazioni, ci sono disposizioni particolari. È infatti previsto che la società o l’associazione si occupi della presentazione del modello F24 per l’imposta regionale sulle attività produttive, mentre i soci devono presentare i modelli F24 per le imposte sui redditi. È cruciale che in tali casi l’opzione risulti esercitata solo dopo la presentazione dei modelli di versamento, dato che il pagamento rateale richiede l’indicazione corretta del numero della rata in corso di pagamento.
Inoltre, se un contribuente opta per il pagamento rateale, il modello F24 deve includere sia il numero della rata attuale che quello totale delle rate previste, e con l’uso del codice tributo ci si identifica riguardo all’imposta sostitutiva specifica per cui si sta ricevendo l’adesione.
Scadenze e termini per l’esercizio dell’opzione
Un aspetto fondamentale da tenere in considerazione riguarda le tempistiche per esercitare l’opzione. Secondo il provvedimento, l’adesione deve essere completata entro il 31 marzo 2025. Se il contribuente opta per un pagamento rateale, vi è la possibilità di suddividere l’importo in un massimo di 24 rate mensili, tutte di pari importo. Le rate mensili saranno soggette a interessi calcolati al tasso legale e inizieranno a decorrere dalla data del 31 marzo 2025.
Quindi, per i contribuenti che intendono accedere a questa opportunità, è bene pianificare in anticipo per non perdere la scadenza. L’informazione e l’operatività potrebbero, in molti casi, fare la differenza tra un ramo d’azienda che riesce a riprendersi e uno che purtroppo incontra maggiori difficoltà.
Informazioni utili e risorse fornite dall’adE
Per rendere la procedura di adesione al ravvedimento più agevole, l’Agenzia delle Entrate si impegna a mettere a disposizione, per ogni annualità, documenti e informazioni pertinenti che facilitano la determinazione delle imposte sostitutive. Questi dati sono presentati nell’Allegato n. 1 del provvedimento ed sono utili per una corretta valutazione da parte dei contribuenti e degli intermediari.
Chiunque sia interessato, inclusi i professionisti della contabilità, può accedere a tali informazioni attraverso il “Cassetto fiscale” utilizzando i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia. Questa iniziativa rappresenta un passo avanti verso una maggiore trasparenza e supporto per i contribuenti nel loro percorso di conformità fiscale.
In questo panorama fiscale, è fondamentale rimanere informati e aggiornati sulle ultime disposizioni e opportunità, in modo da poter navigare al meglio attraverso il complesso sistema tributario italiano.