Nella mattinata del 4 gennaio, la Stazione Centrale di Milano è stata teatro di una serie di rapine che hanno portato all’arresto di due uomini di origine marocchina. I carabinieri, dopo aver ricevuto segnalazioni di atti criminali, hanno immediatamente attivato le operazioni di inseguimento dei due sospetti. Le indagini hanno rivelato che durante un breve lasso di tempo sono stati messi a segno quattro colpi, tutti caratterizzati da violenza e intimidazioni.
Dettagli delle rapine
Le rapine sono avvenute tra le 7:45 e le 8:15 del mattino, quando i due uomini hanno aggredito le loro vittime nel pressi della Stazione. Utilizzando un taglierino, hanno minacciato le persone prendendo di mira soprattutto coloro che sembravano più vulnerabili. Le vittime sono state percosse e derubate di beni personali, tra cui smartphone e contante. La rapidità e la brutalità di tali crimini hanno destato preoccupazione tra i cittadini e sottolineato un’emergenza di sicurezza in un’area centrale della metropoli.
Le testimonianze delle vittime, raccolte dai carabinieri, hanno fornito elementi decisivi per identificare i rapinatori. L’atto di violenza ha allarmato anche i passanti, che hanno contattato le autorità , contribuendo così a far partire l’operazione di soccorso e cattura.
L’intervento delle forze dell’ordine
In risposta alle segnalazioni, i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Milano si sono messi in moto per fermare i rapinatori. Un equipaggio ha localizzato il 26enne in piazza Luigi di Savoia. Alla vista dei militari, il giovane ha tentato di scappare a piedi, ma è stato bloccato rapidamente in via Settembrini. Durante l’arresto, gli sono stati trovati addosso un taglierino e una banconota da 50 corone norvegesi, riconducibile a una delle vittime.
Nel frattempo, un’altra pattuglia ha rintracciato il 22enne riconoscendolo in via Vitruvio. Anche lui ha tentato una fuga, spintonando un militare, ma gli agenti sono riusciti in breve tempo a fermarlo. Per nascondere la sua refurtiva, ha cercato di occultare il giubbino sotto un’auto. Nella sua giacca sono stati rinvenuti tre smartphone rubati e un ingente somma di 600 euro in contante.
Conseguenze e restituzione della refurtiva
La pronta reazione delle forze dell’ordine ha permesso non solo di arrestare i due rapinatori, ma anche di recuperare completamente la refurtiva, che è stata successivamente restituita ai legittimi proprietari. Gli arrestati, che rispondono di rapina e resistenza a pubblico ufficiale, sono stati trasferiti presso la casa circondariale di San Vittore in attesa di un processo.
Questi eventi evidenziano l’importanza della vigilanza e della collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine per garantire la sicurezza nelle aree urbane, in particolare nei luoghi di grande affluenza come la Stazione Centrale di Milano, dove la presenza di turisti e pendolari rende necessario un monitoraggio costante.