SDA Bocconi School of Management ha recentemente avviato un’interessante ricerca sulla pratica dell’arbitrato in Italia, analizzando 345 procedimenti depositati presso la Camera arbitrale di Milano nel periodo tra il 2019 e il 2023.
Questo studio ha l’obiettivo di fornire dati precisi riguardo alla durata, ai costi e alle dinamiche delle controversie trattate, con particolare attenzione ai diversi settori e al valore economico delle dispute. L’arbitrato sta emergendo come una valida alternativa al processo ordinario, rendendo le imprese sempre più interessate a questa opzione per risolvere le proprie controversie legali.
Carlo Sangalli, Presidente della Camera di Commercio di Monza Brianza e Lodi, si è espresso in modo chiaro riguardo ai benefici che l’arbitrato porta al mondo dell’imprenditoria. Secondo Sangalli, le aziende possono risparmiare tempo e denaro scegliendo l’arbitrato invece del percorso giuridico tradizionale. Lo studio condotto dalla SDA Bocconi conferma questa affermazione, evidenziando come queste procedure possano facilitare gli investimenti, in particolare quelli esteri. Il vantaggio principale di tale scelta è la certezza dei tempi e dei costi, che consente alle imprese di pianificare meglio le proprie strategie commerciali.
La prima fase del progetto di ricerca, sotto la direzione del Prof. Grando, ha messo in evidenza dati significativi, tra cui la durata media dei procedimenti e i costi associati. La durata dei procedimenti arbitrali si è rivelata essere significativamente più breve rispetto ai procedimenti ordinari: in media, le controversie si risolvono in 307 giorni, il che è un tempo decisamente più ridotto rispetto ai due anni richiesti in casi complessi. Questa efficienza è una caratteristica fondamentale che può rendere l’arbitrato un’opzione allettante per molte imprese.
Durata e costi: un’analisi dettagliata
L’analisi della durata e dei costi degli arbitrati effettuati presso la Camera Arbitrale di Milano offre spunti interessanti per le aziende coinvolte. A questo proposito, è utile notare che la maggior parte delle questioni esaminate rientrano in una fascia di valore medio, tra 52 mila Euro e 260 mila Euro. I costi medi dei procedimenti arbitrali, in caso di conclusione con lodo definitivo, oscillano tra 38 mila e 61 mila Euro. Di questi, l’onorario medio della Camera Arbitrale si attesta tra 8 mila e 10.500 Euro.
Un dato particolarmente interessante è che oltre il 74% dei procedimenti ha un costo compreso tra 4 mila Euro e 16 mila Euro e una durata di cinque mesi fino a un anno. In generale, le dispute più lunghe tendono a riguardare settori specifici come il leasing, l’immobiliare e l’industriale, con durate rispettivamente di 476, 433 e 400 giorni. D’altro canto, le questioni legate ai contratti di agenzia si risolvono in media in soli 201 giorni, evidenziando una notevole disparità nei tempi richiesti.
Settori e attori: chi si avvale dell’arbitrato?
Un altro aspetto che colpisce è la variazione nei tempi di risoluzione delle controversie in base ai settori coinvolti. Per esempio, i procedimenti che vedono come protagonisti le parti del settore moda richiedono in media 372 giorni, mentre quelle del settore informatico si chiudono dopo circa 373 giorni. In contrasto, i settori commerciale, chimico-farmaceutico e sanitario ottengono risultati decisamente migliori, con tempi di risoluzione che si aggirano intorno ai 265 giorni.
Un’altra distinzione emerge tra le controversie che coinvolgono privati e imprenditori: i procedimenti tra privati tendono a durare più a lungo , rispetto a quelli che vedono coinvolte le imprese, i quali si chiudono in media in 238 giorni. Inoltre, le dispute internazionali richiedono più tempo , così come quelle di valore compreso tra 1 e 2 milioni di Euro, che possono richiedere fino a 585 giorni per una conclusione.
Questo rapporto inversamente proporzionale tra il valore delle controversie e la durata dell’arbitrato è un elemento cruciale. Infatti, quanto più alta è la somma in gioco, tanto più tempo è necessario per risolvere il caso. Procedimenti di valore inferiore, invece, si risolvono in tempi generalmente più ridotti.
Il costo complessivo dell’arbitrato: cosa aspettarsi?
Passando a considerare il costo totale dell’arbitrato, è interessante notare come l’analisi non si fermi solo ai costi diretti ma tenda anche a calcolare le spese legali. I procedimenti che arrivano a costi elevati sono quelli legati a temi come le assicurazioni e i contratti bancari, dove i costi possono superare i 93 mila Euro. Le controverse di natura societaria possono arrivare a costare oltre 88 mila Euro, mentre questioni di appalto e compravendita rimangono più gestibili, con costi intorno ai 16 mila Euro.
L’analisi dei 99 procedimenti che si sono conclusi con lodo definitivo ha rivelato un costo medio complessivo di 48 mila Euro. Di questi, 9 mila Euro sono relativi all’onorario della Camera Arbitrale, mentre si registrano 37 mila Euro per l’onorario liquidato dal Tribunale Arbitrale. Questi dati possono fornire un ruolino di marcia utile per le aziende che si stanno chiedendo se procedere con l’arbitrato per risolvere una controversia.
In un contesto in cui le imprese cercano sempre più modi efficaci per ottimizzare i propri investimenti e risolvere le dispute in tempi celeri, l’arbitrato si sta affermando come una strada percorribile e vantaggiosa.