Pichetto: Stop alle Trivelle con il Dl Ambiente

Il recente Decreto legge Ambiente, approvato dal Consiglio dei Ministri il 10 ottobre, ha suscitato diverse discussioni e interpretazioni riguardo alla questione delle trivellazioni in mare. Il Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, ha chiarito che il decreto non rappresenta una liberalizzazione delle trivelle, ma piuttosto un adeguamento normativo che tiene conto delle recenti sentenze e delle esigenze energetiche del paese.

Trivellazioni e nuove normative

In particolare, Pichetto ha spiegato che il nuovo decreto stabilisce un divieto di autorizzazioni per le trivellazioni tra le 9 e le 12 miglia dalla costa, con un’unica eccezione per l’estrazione di gas destinato alle imprese energivore. Questa precisazione arriva dopo una sentenza del Tar che ha modificato il quadro normativo precedente, annullando il Pitesai, il Piano nazionale del gas, e stabilendo il limite per le attività estrattive a 9 miglia dalla costa in tutta Italia.

Critiche e risposte del governo

Le polemiche si sono intensificate quando alcuni critici hanno accusato il governo di aver facilitato l’accesso alle trivellazioni offshore. Tuttavia, Pichetto ha risposto sottolineando che il decreto non introduce nuove liberalizzazioni, ma mantiene le condizioni stabilite nel 2022 con l’operazione Gas Release. In quell’occasione, era stata introdotta una deroga che permetteva l’estrazione a meno di 12 miglia dalla costa, ma solo per rifornire le imprese energivore, una misura che il nuovo decreto continua a rispettare.

Energia eolica offshore: una priorità ridimensionata

Un altro punto di discussione riguarda l’energia eolica offshore, che secondo il Decreto legge Ambiente non è più una priorità per la Commissione ministeriale per la Valutazione di Impatto Ambientale (Via). Pichetto ha spiegato che in Italia l’eolico offshore è ancora in una fase embrionale e che ci vorranno diversi anni per vedere i primi impianti operativi. Infatti, attualmente sono stati banditi i lavori per attrezzare due porti e costruire le infrastrutture necessarie, il che richiederà tre o quattro anni secondo le stime di Fincantieri.

Progetti futuri e idrogeno come priorità

Il Ministro ha sottolineato che il decreto risponde a esigenze immediate e urgenti, e non a progetti a lungo termine. Tuttavia, ha assicurato che le richieste per l’eolico offshore già presentate non saranno bloccate, ma verranno esaminate regolarmente. In questo contesto, Pichetto ha evidenziato che l’idrogeno è stato inserito tra le priorità del decreto, a causa dei progetti in corso per le pipeline che collegheranno l’Africa alla Germania, un’iniziativa che promette di rafforzare la posizione dell’Italia come hub energetico strategico in Europa.

Un equilibrio tra sicurezza energetica e sostenibilità

Il dibattito sulla politica energetica italiana è complesso e coinvolge molteplici attori e interessi. Da un lato, c’è la necessità di garantire la sicurezza energetica del paese, soprattutto in un contesto globale segnato da tensioni geopolitiche e incertezze sui mercati energetici. Dall’altro, vi sono le pressioni per accelerare la transizione verso fonti di energia rinnovabile, in linea con gli obiettivi climatici internazionali e le aspettative dei cittadini italiani.

Conclusione: un approccio prudente

Il Decreto legge Ambiente si colloca quindi in un quadro di compromessi e scelte strategiche, dove occorre bilanciare le esigenze immediate con una visione di lungo periodo. La questione delle trivellazioni, in particolare, continua a essere un tema sensibile, che richiede un’attenzione costante alle evoluzioni normative e alle dinamiche del settore energetico. In sintesi, ciò che emerge dalle dichiarazioni del Ministro Pichetto è un approccio prudente e pragmatico alla gestione delle risorse energetiche del paese. Il Decreto legge Ambiente non sembra voler aprire le porte a una liberalizzazione indiscriminata delle trivellazioni, ma piuttosto cerca di navigare un percorso equilibrato tra necessità energetiche e sostenibilità ambientale.