Sandro Visca: il professo re celebrato da Andrea Pazienza

L’arte di Sandro Visca torna a brillare sotto i riflettori con la mostra “Fracturae”, in corso al Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese a Roma. Un’occasione unica per scoprire o riscoprire il lavoro di un artista che ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama artistico italiano. Visca, nato in Abruzzo, è un nome già noto prima che il celebre fumettista Andrea Pazienza lo immortalasse nei suoi lavori più iconici. L’esposizione, aperta fino al 12 gennaio 2025 e a ingresso gratuito, offre una panoramica di oltre cento opere che documentano sessant’anni di intensa attività creativa.

Un dialogo tra materia e forma

La mostra, curata da Generoso Bruno e promossa dalla Fondazione Pescarabruzzo, si focalizza sul dialogo tra materia e forma, esplorando la percezione attraverso una varietà di media. Tra le opere esposte spiccano grandi tele, installazioni e una vasta selezione di lavori su carta. Un’attenzione particolare è dedicata all’installazione parietale “Amore Amore” del 2024, che viene presentata per la prima volta al pubblico. L’opera colpisce per l’uso innovativo di supporti in ferro e ceramica al terzo fuoco, una tecnica che Visca ha saputo padroneggiare con maestria.

Opere significative

Un altro pezzo significativo è “Stercus diaboli” del 2018, un’opera in cui la materia diventa protagonista attraverso un linguaggio visivo potente e simbolico. La grande tela “Fracturae”, realizzata tra il 2018 e il 2021, rappresenta un altro vertice del percorso artistico di Visca, mettendo in evidenza la sua capacità di trasformare la tela in un campo di esplorazione delle dinamiche umane e naturali.

Il legame con Andrea Pazienza

La mostra non è solo un’occasione per apprezzare il talento di Visca, ma anche per riflettere sul suo legame con Andrea Pazienza, uno dei suoi studenti più talentuosi e famosi. Il rapporto tra i due è stato recentemente riportato all’attenzione del pubblico grazie al ritrovamento di alcuni disegni giovanili di Pazienza nella sua casa al mare a San Menaio, in provincia di Foggia. Questi disegni erano nascosti sotto l’intonaco e sono stati scoperti casualmente dal nuovo proprietario dell’appartamento. Tra le opere, una caricatura di Visca, realizzata con la tipica ironia dissacrante di Pazienza, che lo ritraeva con baffoni e un profilo tagliente, accompagnato dalla scritta “Hasta la Visca!”.

Un’eredità artistica e personale

Questo ritrovamento straordinario ha suscitato grande interesse non solo per il valore artistico dei disegni, ma anche per il loro significato storico e personale. Visca, che ha insegnato al Liceo Artistico di Pescara, ricorda con affetto e umorismo il suo rapporto con Pazienza. “Andrea era vivacissimo, sensibile, molto intelligente”, racconta. Il loro rapporto era di parità, un incontro tra menti creative dove l’età era solo un numero. “Tecnicamente non gli ho insegnato nulla. Non ne aveva bisogno.”, afferma Visca, sottolineando la straordinaria abilità di Pazienza nel disegno, già evidente fin da giovane.

Caricature e ricordi

Le caricature di Visca, che Pazienza disegnava con irriverente ma affettuosa malizia, sono diventate un simbolo di questo legame speciale. Visca ricorda come Pazienza facesse circolare sottobanco caricature di lui, alcune delle quali anche esplicite. “Mi diceva ‘Ti sei arrabbiato?’ e io rispondevo ‘No, però sono diventato lo zimbello della città'”, ricorda Visca con un sorriso. Nonostante l’ironia tagliente, per Visca è un onore essere stato immortalato in quelle opere.

Un tributo all’arte e alla vita

L’eredità di Pazienza continua a vivere nelle memorie e nelle opere di chi l’ha conosciuto, e la mostra “Fracturae” rappresenta un tributo non solo a Visca come artista, ma anche come figura centrale nella vita di Pazienza. È un invito a esplorare le intersezioni tra arte e vita, tra materia e percezione, in un dialogo che continua a evolversi e a ispirare.