Il Bonus mobili una detrazione Irpef del 50% sulle spese sostenute fino a 5mila euro. Ma tra queste ci sono anche quelle relative alla caldaia?
In questi mesi, anzi, in questi anni, abbiamo assistito a un proliferare di bonus e incentivi. Non solo sulle grandi spese, ma anche su quelle di tutti i giorni, sugli acquisti che, fino al nefasto avvento del Covid-19, dovevamo pagarci noi. Oggi, invece, di possibilità di risparmiare ve ne sono tante. Ma attenzione a muoversi dentro i paletti previsti dalla normativa. Oppure si rischia di perdere l’incentivo.
Non vi è settore della vita quotidiana che non sia stato interessato dall’introduzione di bonus, agevolazioni, incentivi e sgravi. Misure sicuramente gradite dai contribuenti ed elargite tanto dai governi che si sono succeduti in questi anni, quanto dalle istituzioni locali. In tanti, per esempio, hanno rinnovato il proprio parco elettrodomestici con il bonus ad hoc. Ma è solo un esempio.
Uno dei bonus più apprezzati di questi anni è il cosiddetto Bonus mobili. Esso, come saprete, prevede una detrazione Irpef del 50% sulle spese sostenute per gli acquisti di nuovi arredi che vale anche per i nuovi elettrodomestici e fino ad un limite di spesa di 5mila euro.
Bonus mobili: l’Agenzia delle Entrate chiarisce
Un incentivo molto particolare, che ha consentito a una vasta platea di popolazione di ammodernare casa, di renderla più efficiente. Lavori che, magari, progettava da tempo, ma che non aveva mai deciso concretamente di realizzare, proprio per via dei costi. Il Bonus mobili ha aiutato molto. In tanti, in questi mesi, si sono chiesti se si possa utilizzare questa misura anche per l’installazione di un caldaia nuova. Per diverso tempo l’incertezza ha regnato sovrana. Oggi, allora, l’Agenzia delle Entrate è dovuta intervenire con un proprio chiarimento.
Una recente circolare dell’Agenzia delle Entrate ha chiarito che il semplice cambio della caldaia non consente di accedere al Bonus Mobili. Questo incentivo fiscale, destinato all’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, è infatti riservato a chi effettua interventi di ristrutturazione edilizia. Secondo le linee guida, interventi come la sostituzione della caldaia sono considerati manutenzione ordinaria o straordinaria, e non configurano una ristrutturazione che dia diritto al Bonus Mobili.
Il Bonus Mobili è strettamente legato a lavori di ristrutturazione, come la realizzazione di nuove pareti, la modifica di tramezzi, l’ampliamento dei servizi igienici, o la sostituzione dell’impianto idraulico. Questi lavori devono apportare modifiche significative alla struttura dell’immobile per essere considerati validi ai fini dell’agevolazione fiscale.
Per chi intende sostituire la caldaia e vuole beneficiare di agevolazioni fiscali, esistono comunque altre opzioni. Ad esempio, si può usufruire dell’Ecobonus, che prevede una detrazione fiscale per interventi volti a migliorare l’efficienza energetica degli edifici. Questa agevolazione può essere applicata alla sostituzione della caldaia, a condizione che il nuovo impianto rispetti determinati criteri di efficienza energetica.
