Concordato preventivo, per molti arriva l’esclusione: adesso bisogna rientrare in questi ‘limiti’

Cambiano le regole sul concordato preventivo. Le imprese che si trovano in difficoltà finanziarie dovranno rispettare alcune soglie.

Il concordato preventivo, uno strumento fondamentale per le imprese in difficoltà finanziaria che cercano di evitare il fallimento attraverso la ristrutturazione dei debiti, subirà una modifica significativa. Una nuova normativa introduce una soglia di reddito oltre la quale le imprese non potranno più accedere a questa procedura.

Esclusione concordato preventivo
Il concordato preventivo: un prezioso strumento per le aziende in difficoltà Giustiziagiusta.info

La normativa prevede che le aziende con un reddito superiore a una determinata soglia non possano più usufruire del concordato preventivo. Questo strumento era stato concepito per offrire una via di salvezza alle imprese in crisi, permettendo loro di negoziare con i creditori un piano di ristrutturazione dei debiti e, quindi, evitare il fallimento.

Il decreto correttivo del 26 luglio 2024, che modifica il d.lgs. 13/2024, ha introdotto alcuni cambiamenti in materia di concordato preventivo biennale. L’introduzione di una nuova soglia di reddito ha quindi l’obiettivo di riservare il concordato preventivo alle aziende che ne hanno realmente bisogno, ossia quelle più vulnerabili e meno capaci di sopravvivere senza un intervento strutturato. Le imprese con redditi elevati, infatti, sono generalmente in una posizione finanziaria più solida e quindi meno bisognose di tali misure di salvataggio.

Concordato preventivo: la nuova soglia da rispettare

Un recente decreto ha modificato l’art. 32 del d.lgs. 13/2024, introducendo una nuova causa di cessazione immediata per i soggetti in regime forfettario. Le imprese che superano il limite di 150.000 euro di incassi verranno automaticamente escluse dal concordato preventivo. Questo limite è calcolato considerando i 100.000 euro previsti dall’art. 1, comma 71, della l. 190/1994, con una maggiorazione del 50%.

Concordato preventivo nuovi limiti
Cambiano le regole sul concordato preventivo: ecco i dettagli Giustiziagiusta.info

Questa modifica potrebbe indirettamente alzare i limiti di incassi per mantenere il regime forfettario, superando i limiti attuali di 85.000 e 100.000 euro. Il decreto ha anche modificato l’art. 21 del d.lgs. 13/2024 per i contribuenti ISA, introducendo la lettera b-quater nel comma 1. Ora, il concordato decade se i ricavi o compensi dichiarati superano il limite fissato dal decreto sugli indici sintetici di affidabilità fiscale, attualmente pari a 5.164.569 euro, aumentato del 50% a 7.746.853 euro.

I ricavi sono definiti al comma 1 dell’art. 85 del T.U.I.R., escludendo i corrispettivi da cessioni di azioni e titoli simili. Per i compensi, si fa riferimento al comma 1 dell’art. 54 del T.U.I.R., che considera il reddito derivante da arti e professioni, calcolato come differenza tra compensi percepiti e spese sostenute nello stesso periodo di imposta.

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