Casa in affitto, se dimentichi questo dettaglio scattano subito 8 mila euro di multa

Se sei in una casa in affitto non dovrai più dimenticarti di questo dettaglio. Se lo farai scattano subito 8mila euro di multa: le ultime. 

Chi è in affitto può trovarsi a dover pagare delle multe per diverse ragioni, principalmente legate a problematiche sia di natura contrattuale che normativa. Partiamo subito con il dire che molti contratti di affitto stabiliscono un limite sul numero di ospiti che possono soggiornare nell’immobile. Se il conduttore ospita più persone di quelle autorizzate, potrebbe incorrere in multe da parte del locatore o delle autorità locali.

Mentre invece se il contratto di affitto prevede che l’immobile sia utilizzato esclusivamente come abitazione e il conduttore lo utilizza per scopi commerciali o professionali questo può comportare multe o azioni legali. Il contratto può specificare che il conduttore è responsabile per la manutenzione ordinaria dell’immobile. Se non si effettuano le riparazioni necessarie o si danneggia l’immobile, si possono applicare multe o penali. Adesso però spunta un dettaglio fondamentale che potrebbe portare addirittura ad una multa di 8mila euro. 

Casa in affitto, attenzione alla multa da 8mila euro: non sottovalutare questo aspetto

A partire da settembre 2024, chi affitta immobili per brevi periodi senza il Codice Identificativo Nazionale (CIN) rischia sanzioni pesanti che possono arrivare fino a 8.000 euro. Questo cambiamento normativo mira a regolamentare meglio il mercato degli affitti brevi e a garantire una maggiore trasparenza. Scopri come ottenere il CIN e come evitare multe salate per non essere sorpresi da ispezioni e controlli.

Negli ultimi dieci anni, gli affitti brevi, come case vacanze, bed and breakfast (B&B) e affittacamere, hanno visto una crescita significativa, aumentando quasi del 150%. Questi tipi di locazioni, che durano meno di 30 giorni, sono spesso meno controllati rispetto ad affitti di lungo termine o strutture ricettive tradizionali. Per migliorare il monitoraggio e garantire che tutte le locazioni rispettino le normative, è stato introdotto il CIN.

Il CIN è un codice identificativo che deve essere ottenuto per tutti gli immobili destinati ad affitti brevi. Questo codice facilita la gestione dei dati e l’incrocio delle informazioni tra le autorità fiscali e turistiche. La sua introduzione ha lo scopo di garantire che tutte le strutture rispettino gli obblighi fiscali e normativi. Per richiedere il CIN è possibile sfruttare la piattaforma BDSR a cui si dovrà accedere con SPID, CIE o CNS. 

Una volta ottenuto, il CIN deve essere visibile non solo negli annunci online ma anche all’esterno della struttura. Questo aiuta a garantire che le informazioni siano accessibili e verificate. Così facendo sarete in grado di evitare la salatissima multa che oscilla tra i 5mila e gli 8mila euro.