Assegno di Inclusione: diventa più difficile averlo, stangata sui più deboli

Stangata in arrivo per migliaia di famiglie: da ora in avanti diventerà più difficile ottenere l’Assegno di Inclusione. Vediamo cosa cambierà.

Le stangate non finiscono mai e un’altra sta arrivando per colpire migliaia di famiglie in difficoltà. Infatti diventerà molto più difficile ottenere l’Assegno di Inclusione, il sussidio che ha preso il posto del Reddito di Cittadinanza. Vediamo tutto nei dettagli.

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Nuova stangata per molte famiglie che ricevono l’Assegno di Inclusione Giustiziagiusta.info

L’Assegno di Inclusione è entrato in scena lo scorso gennaio e ha sostituito il vecchio Reddito di Cittadinanza che, dopo appena 4 anni, è stato ritenuto non idoneo  a creare nuova occupazione e a ricollocare le persone senza un lavoro. Il Governo di Giorgia Meloni ha, dunque deciso, di rimpiazzarlo con un altro aiuto che si rivolge, però, ad una platea più ristretta. Per ottenere l’Assegno di Inclusione, infatti, non è sufficiente soddisfare requisiti reddituali: sono state poste diverse altre condizioni.

In primis il sussidio spetta solo ed esclusivamente a quei nuclei familiari al cui interno sia presente almeno una persona non occupabile: un disabile, un minorenne o un soggetto che ha già compiuto 60 anni. Di conseguenza molti ex percettori del Reddito di Cittadinanza sono rimasti tagliati fuori da questo nuovo aiuto. Ma non è tutto: il Governo ha deciso di rendere ancora più complicato l’ottenimento di questo beneficio. Una brutta stagnata sta per colpire migliaia di famiglie in difficoltà.

Assegno di Inclusione: ecco cosa cambia

Da ora in poi sarà più complicato ottenere l’Assegno di Inclusione, il sussidio che, a partire da gennaio, ha preso il posto del vecchio Reddito di Cittadinanza. L’Inps ha comunicato una importante novità che non piacerà a molti. Vediamo che cosa cambierà.

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Diventa molto più difficile ottenere l’Assegno di Inclusione/Giustiziagiusta.info

Come anticipato, l’Assegno di Inclusione spetta solo a quelle famiglie con reddito annuo fino a 6000 euro e al cui interno sia presente almeno un soggetto minorenne o una persona over 60 o un disabile con invalidità certificata uguale o superiore al 74%. Il sussidio spetta anche nel caso in cui nel nucleo familiare ci sia un componente in condizione di svantaggio inserito nei programmi di cura e assistenziali.

In questo caso, però, per ottenere l’Assegno di Inclusione, potrebbe volerci molto più tempo. Infatti, l’Inps ha di recente comunicato che, prima di erogare il sussidio, saranno necessarie opportune verifiche in merito alla effettiva condizione di svantaggio e all’inserimento del soggetto nei programmi di cura e assistenza dichiarati in fase di richiesta dell’Assegno di Inclusione.

Nello specifico, dopo la richiesta per l’ottenimento dell’aiuto di Stato,  l’Inps comunicherà tempestivamente all’ente locale indicato dal richiedente le dichiarazioni che dovranno essere verificate attraverso la piattaforma GePi. L’ente locale dovrà, a sua volta, dare risposta all’Inps entro massimo 60 giorni. Pertanto le famiglie al cui interno ci sia una persona in situazione di svantaggio, potrebbero dover attendere ben 60 giorni prima di ricevere il sussidio.

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