Un vitalizio da 24.000 euro annui, che, quindi, sono 2.000 al mese. Ecco chi può richiederlo contro la sempre più pressante crisi economica.
La crisi economica morde e questo lo sentiamo tutti noi, sulla nostra pelle e sulle nostre tasche. Sciocco pensare che qualcuno sia immune dalla possibilità di ritrovarsi, in un attimo, in difficili condizioni economiche. Anche chi ha avuto una vita agiata e di successo fino a un certo momento, potrebbe cadere in disgrazia. Questo vitalizio da 2.000 euro al mese è dedicato proprio agli insospettabili che non riescono ad andare più avanti economicamente. Ecco come ottenerlo.
Le condizioni economiche in cui versa l’Italia sono preoccupanti. E non da oggi. Milioni i cittadini che fanno fatica ad arrivare a metà mese, prede di aumenti e rincari che hanno interessato e stanno interessando ogni settore della vita. Per questo non bisogna pensare di avere delle posizioni inscalfibili. Chiunque, per varie ragioni, in un determinato periodo storico, può finire in uno stato di necessità economica. Fortunatamente, il tanto vituperato welfare italiano pensa anche a costoro. Ecco come si possono ottenere 2.000 al mese, per provare a vivere dignitosamente.
Legge 440 del 1985. Meglio conosciuta come Legge Bacchelli. Si tratta di una norma introdotta dall’allora Governo presieduto da Bettino Craxi, che prevede un vitalizio di 24.000 euro annui (e, quindi, 2.000 al mese) per gli individui che hanno acquisito fama e meriti a livello nazionale e internazionale, ma che si trovano in difficoltà economiche. Come dicevamo in apertura, anche chi ha avuto una vita di successo (e, quindi, agiata) in un determinato momento può finire nelle sabbie mobili della crisi. Soprattutto nei tempi che viviamo.
E così, la Legge Bacchelli è stata concepita per sostenere artisti, ricercatori e altre personalità famose che, nonostante i loro contributi significativi, si trovano senza mezzi di sussistenza. Il primo beneficiario fu proprio lo scrittore Riccardo Bacchelli. Negli anni, tanti professionisti, tanti artisti, tra cui cantanti, attori, comici e presentatori hanno aderito a questa misura straordinaria, per mitigare le difficili condizioni economiche in cui sono finiti.
La legge prende il nome dal famoso scrittore Riccardo Bacchelli, il primo beneficiario. Nel corso degli anni, il vitalizio è stato assegnato a una varietà di professionisti, tra cui attori, scultori, cantanti, artigiani, ceramisti, ballerini e pittori, sia noti al grande pubblico che riconosciuti nel loro specifico ambito lavorativo.
Sono essenzialmente quattro i requisiti che servono per ottenere i 24.000 euro annui, che corrispondono, quindi, a un assegno mensile di 2.000 euro. Cittadinanza italiana, innanzitutto. Ma i richiedenti devono anche fornire prove del loro riconoscimento a livello nazionale e internazionale, così come dimostrare il loro stato di necessità economica. Infine non devono avere né condanne penali, né interdizioni dai pubblici uffici. La domanda per il vitalizio deve essere presentata all’Ufficio Territoriale di Governo, ossia alle Prefetture.
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