Amadeus, il presentatore continua l’estenuante battaglia contro la malattia: insieme alla moglie sostiene le cure

Amadeus e sua moglie Giovanna Civitillo non smettono di lottare contro la malattia. Il noto presentatore televisivo è in prima linea.

Seduti in cerchio, tutti vicini, si chiacchiera, si scherza, si ride e, a volte, si piange. È l’atmosfera che si respira al Centro Congressi di Humanitas, il complesso ospedaliero e universitario di Rozzano, alle porte di Milano. Qui, Amadeus e la moglie Giovanna Civitillo incontrano i giovani del programma Aya, dedicato ai pazienti oncologici tra i 16 e i 39 anni. Aya, acronimo di Adolescents and Young Adults, è un progetto del Cancer Center dell’ospedale, sostenuto dalla Fondazione Humanitas per la Ricerca.

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Amadeus e la strenua lotta contro la malattia. Foto: Ansa – giustiziagiusta.info

Tra i ragazzi ci sono Xhino, Gianluca, Maria Clara e altri, accompagnati da alcuni genitori. Le conversazioni scorrono fluide, come quelle tra amici di lunga data, mentre fuori dalle vetrate la pioggia estiva cade leggera. Amadeus e Giovanna sostengono la Fondazione Humanitas per la Ricerca da tre anni. Prima hanno appoggiato un progetto sui tumori maschili e ora, per il secondo anno, si dedicano al programma Aya, nato nel 2018.

Amadeus e Giovanna: uniti per la vita dei giovani malati

Amadeus, volto noto della televisione italiana, spiega il loro impegno: «Conosciamo la professionalità di Humanitas e mettiamo la faccia per invitare a sostenere la ricerca ea donare il 5×1000».

L’empatia verso i giovani è palpabile. “Ho due figli: Alice, 26 anni, e Josè, 15. Penso a quando una diagnosi di tumore travolge la vita e i sogni di tanti giovani e delle loro famiglie, perché poi in queste tempeste si è trascinati tutti, e alla possibilità di affrontare al meglio e a superare questa malattia. Grazie anche al 5×1000 che contribuisce alla ricerca e alla cura delle persone malate.” La dottoressa Bertuzzi, responsabile del programma Aya, sa quanto sia cruciale supportare i giovani pazienti non solo dal punto di vista medico, ma anche psicologico.

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Amadeus impegnato nella lotta contro la terribile malattia. Foto: Ansa – giustiziagiusta.info

“Nella nostra chat di WhatsApp ci sono più di 100 ragazzi che si scambiano consigli e nascono amicizie”, racconta. Lasciando il Centro Congressi di Humanitas, ci si immerge nell’arte di Raffaello, Piero della Francesca e Hayez.

Le riproduzioni delle opere di grandi artisti, parte dell’iniziativa “Brera in Humanitas”, abbelliscono i corridoi e le sale d’attesa, unendo cura e bellezza. Amadeus, sempre empatico e disponibile, invita i ragazzi del programma Aya alle sue trasmissioni, offrendo loro la possibilità di essere ospiti o concorrenti nei suoi quiz. Anche se non può ancora parlare dei suoi nuovi impegni sul canale Nove, è già noto che sarà alla guida del game show “Identity” e rilancerà “La Corrida”, lo storico

Tra le storie dei giovani presenti, spicca quella di Xhino, 26 anni, originario della Grecia e cresciuto in Italia, con sogni di diventare illustratore. Dopo aver vissuto a Londra e Berlino, Xhino ha scoperto di avere il sarcoma di Ewing. Nonostante una diagnosi iniziale di tendinite, il tumore è stato identificato solo nel febbraio 2022.

Quando mi hanno detto che avrei dovuto stare fermo un anno per curarmi, mi sembrava impossibile”, racconta. La dottoressa Alexia Bertuzzi, figura chiave del programma Aya, sottolinea l‘importanza di un supporto globale ai giovani pazienti, che va oltre la diagnosi e il trattamento. “Sono vista come una sorella maggiore o una mamma dai ragazzi”, spiega. Il programma Aya non solo offre assistenza medica, ma anche supporto psicologico e momenti di formazione, aiuta i pazienti a ritrovare una vita.

Amadeus e Giovanna, con il loro impegno continuo e la passione per il sostegno ai giovani malati, incarnano un esempio di dedizione e umanità. “La vita toglie e dà. Vedrete, poi sarà una figata”, conforta Amadeus, lasciando un messaggio di speranza e resilienza.

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