Come ottenere il rimborso affitto e un aumento sulle pensioni? Ecco in che modo mettere le mani su un doppio aiuto e a chi spetta.
Molti sono i pensionati che all’inizio del mese ottengono un assegno troppo basso, una cifra non è sufficiente per riuscire a soppesare tutte le spese. Infatti si tratta di una pensione talmente esigua che non permette di vivere in maniera dignitosa soprattutto a coloro che si trovano a pagare anche altre spese. In questo periodo, a causa dell’inflazione che non procede ancora verso il cambio di rotta, coprire tutte le spese con soli 500 euro al mese non è facile. Soprattutto se si aggiunge un’altra uscita fissa mensile, quella dell’affitto del luogo in cui si vive.
Ed è per tale ragione che è stata messa a disposizione una misura assistenziale particolare che in alcune condizioni dà la possibilità anche di recuperare alcune spese sul canone di affitto che è stato pagato dal pensionato. Ma in cosa consiste e a chi spetta? Scopriamolo insieme nel testo che segue.
Rimborso sull’affitto e incremento sulla pensione, ecco chi ne può usufruire
Arrivati all’età di 67 anni, se si possiede una pensione bassa e non si hanno molti soldi messi da parte in banca, allora vi è la possibilità di ottenere un’integrazione che proviene direttamente dall’assegno di inclusione.
Si tratta di una misura indirizzata a coloro che hanno una pensione o un qualsiasi altro trattamento INPS già percepito ma che se unito agli altri redditi del nucleo familiare non va oltre delle soglie specifiche.
L’assegno di inclusione è dedicato agli over 67 e mette a disposizione un’integrazione al reddito fino a una cifra pari a 630 euro al mese. Insieme ad una sorta di rimborso per l’affitto da 150 euro al mese per un totale di 780 euro al mese.
Per ottenere tale assegno il titolare non deve possedere un reddito familiare che va oltre i 7.560 euro all’anno moltiplicato per la scala di equivalenza basata sul nucleo familiare mentre l’ISEE non deve superare i 9.360 euro all’anno.
Altra cosa molto importante è che il patrimonio immobiliare non vada oltre i 30.000 euro mentre il patrimonio conservato in banca o in posta non deve essere superiore a 6.000 euro. Coloro che rispettano tali condizioni possono quindi ottenere l’integrazione sulle pensione e poter così vivere senza vedersi costretti a fare troppe rinunce nel quotidiano.
