Arriva una brutta notizia per molte persone che hanno goduto della quattordicesima senza averne diritto.
Luglio è stato il mese in cui alcuni contribuenti hanno ricevuto la quattordicesima nella loro entrata mensile. Tuttavia, va detto che non tutti coloro che l’hanno ricevuta ne avevano effettivamente diritto.
Questo significa che molti di loro dovranno sostituirla e non è di certo una cosa simpatica da fare, soprattutto di questi tempi in cui il caro vita attanaglia la vita di tutti. Ma chi dovrà sostituirla e come procedere?
La quattordicesima sulla pensione rappresenta un aiuto significativo per molti pensionati, ma è fondamentale che i beneficiari rispettino i criteri di accesso. Le erogazioni provvisorie e i successivi controlli da parte dell’INPS garantiscono che solo chi ne ha effettivamente diritto possa godere di questo bonus. Per evitare spiacevoli sorprese, i pensionati dovrebbero monitorare attentamente la propria situazione reddituale e segnalare tempestivamente eventuali cambiamenti all’INPS.
Questa sorta di bonus annuale è riservato a specifiche categorie di pensionati. Per ottenerla, bisogna soddisfare due requisiti principali:
1. Età: Il pensionato deve aver compiuto 64 anni.
2. Reddito: Il reddito mensile complessivo non deve superare il doppio del trattamento minimo, cioè circa 1.200 euro al mese. Inoltre, il reddito annuo lordo non deve superare i 15.563,86 euro.
Per determinare il diritto alla quattordicesima, si tiene conto di tutti i redditi rilevanti ai fini IRPEF, inclusi quelli da pensione, lavoro e altre attività fiscalmente rilevanti. Sono esclusi dal calcolo i trattamenti di famiglia, le indennità di accompagnamento, il reddito della casa di abitazione, i trattamenti di fine rapporto e le competenze arretrate, oltre alle pensioni di guerra.
L’INPS eroga la quattordicesima in via provvisoria, effettuando successivamente i controlli necessari per verificare il rispetto dei requisiti. Questa procedura comporta che alcuni pensionati potrebbero ricevere la quattordicesima per errore a luglio e poi doverla restituire a fine anno. Le verifiche dell’INPS, infatti, si basano sui dati presenti nell’anagrafe tributaria e sulle dichiarazioni dei redditi degli anni precedenti.
Se l’INPS riscontra che un pensionato ha ricevuto la quattordicesima senza averne diritto, procederà al recupero delle somme indebite. Questo avviene solitamente a dicembre, quando vengono effettuati i conguagli sui ratei di pensione successivi. Generalmente, un pensionato su sette fra coloro che hanno ricevuto il bonus a luglio si trova a dover restituire quanto percepito.
Il recupero degli importi indebitamente percepiti avviene attraverso una decurtazione delle successive rate di pensione. Questa operazione si basa sui dati delle dichiarazioni dei redditi che l’INPS acquisisce nel mese di novembre. Solo a quel punto l’ente previdenziale ha una visione completa della situazione fiscale del pensionato, potendo così verificare con esattezza il diritto alla quattordicesima.
Per i pensionati che compiono 64 anni entro il 31 luglio, la quattordicesima viene liquidata insieme alla rata di pensione di luglio. Se il requisito anagrafico viene raggiunto dal 1° agosto in poi, il pagamento avviene a dicembre. In questi casi, il rischio di restituzione è minimo, poiché l’INPS dispone già di tutti i dati reddituali necessari per verificare il diritto al bonus.
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