Vite al limite, la paziente subisce abusi di ogni tipo: gravissimo episodio

“Vite al limite” ha catturato l’attenzione del pubblico per la sua rappresentazione realistica delle sfide legate all’obesità. La storia di Syreeta Covington.

“Vite al limite” è una serie televisiva di genere documentaristico prodotta negli Stati Uniti dal 2012 con il titolo originale di “My 600-lb Life”. Ha riscosso un enorme successo in tutto il mondo perché, per la prima volta, venivano mostrate le reali condizioni di vita e le sfide quotidiane di pazienti affetti da gravissima obesità.

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Vite al limite. Il medico chirurgo Younan Nowzaradan fa di tutto per aiutare i suoi pazienti (Foto: Instagram @younannowzaradan) – giustiziagiusta.info

Ogni individuo apparso nello show aveva un peso che si aggirava intorno ai 300 kg. Il programma documenta il percorso di queste persone della durata di un anno mentre cercano una trasformazione fisica e mentale. In questo compito sono aiutati dal medico chirurgo Younan Nowzaradan che, dopo aver impartito una rigorosa dieta, decide di volta in volta se procedere con un intervento bariatrico, mirato proprio alla perdita di peso.

Spesso è emerso che i problemi di obesità di ogni paziente sono legati a traumi emotivi, abusi che hanno generato nel tempo abitudini alimentari malsane. Vi ricordate, ad esempio, Syreeta Covington? La donna di 31 anni proveniva da Columbus, nell’Ohio e aveva raggiunto il peso di 273 kg. La donna è stata la protagonista del quarto episodio dell’undicesima stagione. Scopriamo cosa le è accaduto.

Vite al Limite, la storia devastante di Syreeta Covington: impossibile non piangere

Syreeta ha parlato durante la puntata a lei dedicata della sua infanzia. Da bambina è stata sballottata da una famiglia affidataria all’altra. In questo contesto ha subito abusi emotivi, fisici e sessuali. Inoltre, ha trascorso del tempo in centri correzionali minorili e rifugi per donne maltrattate.

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La paziente di Vite al Limite Syreeta Covington (Foto: Instagram @rolodahnic) – giustiziagiusta.info

Syreeta ha incontrato la madre naturale solamente quando aveva 11 anni. Inizialmente è stata felice di ritrovarla, ma presto si è resa conto di quanto fosse tossica per lei. Ha così sviluppato una dipendenza dal cibo, unica cosa che riusciva a donarle serenità. Ai tempi del diploma pesava già circa 200 kg.

Non riusciva a essere più indipendente; ogni movimento (anche quello più semplice) rappresentava una sfida. Per questo motivo, si è rivolta a “Vite al limite” e al Dr. Nowzaradan. Il suo percorso è stato impervio. Considerate che all’inizio ha anche guadagnato peso invece di perderne.

La donna non si è scoraggiata. Si è rimboccata le maniche e ha seguito perfettamente la dieta che le è stata prescritta. Ha perso, così, 47 kg in soli due mesi. Ha dimostrato una grande forza di volontà. Sappiamo che il Dr. Nowzaradan l’ha messa in lista per la tanto agognata operazione bariatrica. Syreeta si è trasferita a Houston, in Texas, con il marito Lawrence per essere più vicina alla clinica di Nowzaradan. Sta continuando il suo viaggio verso la salute.

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