Il ragno violino è uno dei due esemplari dal morso più pericoloso in Italia: ecco come riconoscerlo e come trattarlo.
Il mondo dei ragni è di certo affascinante, ma chiaramente spaventa anche tanto. Si tratta infatti di creature dall’aspetto non troppo amichevole e potenzialmente pericolose. L’aracnofobia è una delle paure più diffuse tra gli esseri umani, ma nonostante questo è bene riconoscere il comportamento dei ragni per poter agire correttamente in caso di avvistamenti e, in casi estremi, di morsi.
In Italia esistono tantissime specie diversi di ragni che vivono in habitat differenti e una buona parte di essi sono sinantropici, ovvero vivono in ambienti frequentati dall’uomo come appunto le nostre abitazioni. All’interno di questa categoria certamente il più famoso di tutti e anche quello considerato più pericoloso per la nostra salute è il ragno violino, nome comune del Loxosceles rufescens. Un piccolo ragnetto della famiglia dei Sicaridi che vive in Italia da tantissimi anni e se ne fa un gran parlare praticamente ogni anno.
Il ragno violino, come detto, è l’aracnide più citato dagli articoli sul web in Italia e dai telegiornali proprio perché è un esemplare che cerca spesso riparo all’interno delle nostre case. Ed è una delle due specie presenti sul nostro territorio che è considerata di rilevanza medica. Ovvero il cui morso intriso di veleno può causare problematiche serie e gravi. E portare anche alla morte in casi estremi. Ma a proposito di ciò bisogna fare chiarezza.
Il ragno violino non è difficile da riconoscere. Si tratta di un ragno generalmente di piccole dimensioni dato che anche in età adulta non supera i 9 mm di lunghezza. La lunghezza delle zampe è notevole in questo ragno. Infatti di base le prime due coppie di zampe nel Loxosceles rufescens sono sempre più lunghe delle altre due coppie. Può essere riconosciuto anche dagli occhi dato che, come tutti i Sicaridi, presenta solamente sei occhi disposti a coppie di due sul capo.
Il colore varia dal giallino/ocra degli esemplari più giovani fino al marroncino degli esemplari più adulti. Ma il suo tratto distintivo è chiaramente la macchia sul prosoma (ovvero il segmento anteriore del suo corpo) che ha le fattezze di un piccolo violino. Da qui il suo nome comune.
Questo ragno è molto peculiare anche nel comportamento dato che è molto schivo, non ama per niente farsi vedere e nella stragrande maggioranza dei casi preferisce fuggire davanti al pericolo piuttosto che attaccare. Morde solo in rari casi, ovvero quando non ha vie di fuga oppure quando è inavvertitamente schiacciato.
Il morso è indolore e i sintomi potrebbero non comparire prima di qualche giorno. Dopodiché oltre all’arrossamento nella zona colpita si potrebbe avvertire prurito e fastidio localizzato. Nella maggior parte dei casi i sintomi si fermano qui, ma il veleno del ragno violino ha effetto necrotizzante e può portare a necrosi della pelle e dei tessuti in casi più estremi. Fino a infezioni e addirittura la morte se la ferita non viene trattata in tempo.
In caso ci si accorga di essere stati morsi dal ragno violino il consiglio principale è quello di lavare bene la zona colpita con acqua e sapone e monitorare i sintomi. In caso di sintomi gravi rivolgersi quanto prima al centro veleni per la somministrazione dell’antidoto Magari portando con sé l’esemplare catturato all’interno di un barattolo o di un bicchiere.
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