Con questo titolo di Stato si potrebbe guadagnare giusto il 28% netto se lo si mantenesse fino alla scadenza

Grazie a un BTP con scadenza nel 2032 sarebbe possibile portare a casa un guadagno di quasi il 4% lordo all’anno. Scopriamo le caratteristiche di questo titolo di Stato.

In un panorama finanziario incerto, i BTP (Buoni del Tesoro Poliennali) rappresentano da sempre un punto di riferimento per gli investitori italiani. Tra le diverse emissioni, il BTP con scadenza giugno 2032 (ISIN IT0005466013) ha caratteristiche interessanti che lo rendono un legittimo investimento sicuro e redditizio. La sua durata residua di 8 anni ne fanno un titolo di lungo periodo ma non troppo. E allora, scopriamo il BTP giugno 2032 nel dettaglio e valutiamo il suo potenziale guadagno.

Con questo titolo di Stato ci si potrebbe garantire un rendimento del 3,7% lordo annuo

Cominciamo con lo scopre le caratteristiche di questo titolo di Stato, la sua carta di identità. Occorre fare giustizia di questo Buono del Tesoro Poliennale che sarà rimborsato a giungo del 2032 tra poco meno di 8 anni. Ogni anno il Ministero delle Finanze, che ha emesso il titolo, paga una cedola pari allo 0,95% sul valore nominale. Quindi 9,5 euro di cedola annua ogni 1.000 nominali investiti. Se l’investimento fosse di 100.000 euro, la cedola pagata sarebbe di 950 euro

Per chi fosse interessato all’incasso della cedola, occorre precisare che anche questo BTP, come quasi tutti, paga due semi cedole semestrali. La somma delle due semi cedola dà la cedola totale annuale. Il flusso cedolare insieme alla differenza tra il prezzo di acquisto e quello di vendita determineranno il rendimento finale totale. Quanto potrebbe essere questo rendimento?

Rendiamo giustizia a questo BTP: ecco quanto potrebbe rendere fino alla scadenza

Il guadagno potenziale per un investitore che acquista il BTP Giugno 2032 e lo detiene fino alla scadenza del 1° giugno 2032, dipende da due fattori principali. Prima di tutto le cedole incassate. Abbia scoperto che l’investitore ogni anno incasserà due cedole semestrali dello 0,475% ciascuna, pari a un totale dell’0,95% annuo.

Il secondo fattore che incide sul guadagno è la differenza tra prezzo di acquisto e vendita. Al momento della scrittura dell’articolo il prezzo del BTP era di 81,3 centesimi. Calcolando un rimborso a 100 centesimi, il guadagno in conto capitale sarà di 18,7 centesimi ogni 1.000 euro nominali posseduti. In base a questi valori, il sito della Borsa italiana indica come rendimento medio lordo a scadenza il 3,7%. Facendo un rapido calcolo, il rendimento totale a scadenza al netto della imposizione fiscale sarebbe di poco superiore al 28%

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