Rialzo di lungo periodo in arrivo per l’euro contro il dollaro?

Terza settimana consecutiva al rialzo per il cambio euro dollaro che registra la più alta chiusura settimanale da marzo 2024. Inoltre, le quotazioni hanno rotto importanti resistenze. Ci potrebbero, quindi, essere i presupposti per un rafforzamento dell’euro contro il dollaro.

I dati macro che stanno muovendo il cambio euro dollaro

Nonostante un notevole aumento dell’indice dei prezzi alla produzione (PPI) negli Stati Uniti, le speranze per un ritmo accelerato di tagli dei tassi da parte della Federal Reserve (Fed) hanno raggiunto un picco venerdì. L’indice PPI core di giugno è salito al 3,0% annuo, superando le aspettative del 2,5% e il valore precedente è stato rivisto al rialzo al 2,6% dal 2,3%. Nonostante l’aumento dell’inflazione a livello dei produttori, l’attenzione del mercato si è spostata sulla diminuzione dell’inflazione dell’indice dei prezzi al consumo (CPI), aumentando le aspettative di un taglio dei tassi.

Lo strumento FedWatch del CME indica una significativa probabilità di un taglio dei tassi di un quarto di punto alla riunione del Federal Open Market Committee (FOMC) del 18 settembre. Gli operatori stanno prevedendo almeno tre tagli dei tassi entro il 2024, più di uno o due tagli previsti dalla Fed entro dicembre.

In altri dati economici statunitensi rilasciati venerdì, l’indice di fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan è sceso a un minimo di sette mesi di 66,0, al di sotto dell’atteso aumento a 68,5. Questo riflette un crescente scoraggiamento tra i consumatori statunitensi riguardo alle prospettive economiche. Inoltre, le aspettative di inflazione dei consumatori a 5 anni dell’Università del Michigan sono diminuite leggermente a luglio al 2,9% dal precedente 3,0%.

Le vendite al dettaglio degli Stati Uniti sono attese per martedì prossimo, e i trader dell’euro aspettano la prossima decisione sui tassi della Banca Centrale Europea (BCE) prevista per giovedì prossimo. La BCE ha recentemente effettuato un taglio di un quarto di punto a giugno, ma le probabilità di un ulteriore taglio sono scarse, e i mercati prevedono un atteggiamento cauto a luglio.

L’indice del dollaro USA (DXY) ha incontrato ulteriori pressioni al ribasso, scendendo ai minimi di cinque settimane vicino alla zona di 104.00, accompagnato da un forte calo dei rendimenti statunitensi. La prossima settimana inizierà con l’indice manifatturiero NY Empire State il 15 luglio, seguito dalle vendite al dettaglio, dalle scorte aziendali e dall’indice del mercato immobiliare NAHB il 16 luglio. Le richieste di mutui monitorate dalla MBA, i permessi di costruzione, gli avvii di nuove costruzioni, la produzione industriale e il Fed Beige Book saranno rilasciati il 17 luglio. Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono previste per il 18 luglio, insieme all’indice manifatturiero della Fed di Philadelphia, l’indice CB Leading e i flussi TIC.

Le indicazioni dell’analisi grafica

Con la chiusura settimanale più elevata da marzo, le quotazioni hanno rotto la resistenza in area 1,0865 che rappresenta il primo ostacolo lungo il percorso rialzista indicato in figura dalle linee tratteggiate. Lo scenario rialzista, quindi, è quello più probabile. Solo una chiusura settimanale inferiore a 1,0628 potrebbe favorire una ripresa del ribasso.

Situazione contrastata per gli indicatori sul grafico del cambio euro dollaro
Situazione contrastata per gli indicatori sul grafico del cambio euro dollaro

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