La vedi da tutta la vita ma ti chiedi perché sia raffigurata proprio in questo modo? Oggi vogliamo svelarti i motivi e spiegarti 2 diverse interpretazioni.
Potrebbe essere successo anche a te di vederla all’ingresso dei tribunali oppure sulle targhe di alcuni studi di avvocati. Giustizia è un termine complesso ed ecco che definizione trovi se lo cerchi sul dizionario. “Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge”. La giustizia possiede una sua propria e particolare iconografia che, in quanto tale, porta con sé significati simbolici diversi e ben precisi. Con questo articolo vogliamo spiegarti come nasce l’iconografia della giustizia e alcune curiose interpretazioni.
Secondo la mitologia greca, la donna che vediamo e che riconosciamo come Giustizia è la Dea Dike. Figlia di Zeus e Temi, Dike nell’Età dell’oro viveva sulla Terra, prima che Zeus detronizzasse suo padre Crono prendendo il suo posto. Da quel momento iniziò un’epoca buia e difficile per gli uomini sulla Terra, fatta di odio, violenza e crudeltà. Disgustata e inorridita da questo Mondo Dike, Dea della giustizia, decise di andare in Cielo ad abitare nella costellazione della Vergine.
Ma non è tutto, perché esistono altre interpretazioni provenienti sempre dal mito greco. Pare che la madre di Dike, Temi fosse la Dea della giustizia, o meglio, una titanide. Temi era figlia di Urano, sorella di Crono e zia di Zeus e presiedeva alla giustizia. Le sue caratteristiche sono la benda sugli occhi, una spada nella mano destra e una bilancino in quella sinistra. Pare proprio che anche i Romani si riferissero a Temi quando invocavano la iustitia. Ma spieghiamo adesso che cosa significa questa curiosa iconografia.
Perché la giustizia è raffigurata da un’immagine femminile l’abbiamo spiegato. Ma come mai questa donna indossa una benda sul volto? La Giustizia è bendata perché in questo modo può restare imparziale e basarsi così sui fatti. Non a caso “La Legge è uguale per tutti” è la frase che si legge in ogni aula di giustizia. Abbiamo anche parlato di una spada e di una bilancia, partiamo da quest’ultima. Come puoi facilmente intuire la bilancia è simbolo dell’attività del giudice che deve decidere tra le 2 parti soppesando le argomentazioni. Infine, la spada: quest’arma vuole indicare la punizione o, meglio, la pena da infliggere al colpevole.
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