Il BTP a 10 anni rende giusto poco meno del 4%: quanto rendono gli altri principali titoli di Stato in euro?

Tra i prodotti di investimento sul reddito fisso, da un paio di anni i bond sovrani sono tornati prepotentemente tra le preferenze dei risparmiatori. Le ragioni del ritorno in massa dei BOT-people sono molteplici e, allo stesso tempo, semplici da comprendere.

Uno di essi, ma non l’unico, è il rendimento. Ad esempio oggi il BTP a 10 anni rende giusto poco meno del 4%, mentre nel recente passato ha offerto anche poco più del 5%. Nel resto d’Europa, invece, quanto offrono oggi i titoli sovrani pari durata?

Alcuni pro e alcuni contro dei titoli di Stato

Una prima ragione alla base della loro preferenza è la fiducia nella controparte, ossia lo Stato del Paese emittente. Certo, c’è Stato e Stato (solo nel senso di: “maggiore o minore ordine nei conti pubblici”), il che si traduce in differenti giudizi di rating e quindi di rendimenti. Un altro vantaggio è la molteplicità di prodotti tra i quali è possibile scegliere. Si possono ordinare le preferenze in base alla durata complessiva, alla struttura dei rendimenti, la periodicità dello stacco cedole, etc.

Ancora, questi prodotti godono di elevata liquidità sui mercati secondari per cui è relativamente agevole venderli prima del termine. Certo, lo smobilizzo avverrà ai corsi di mercato vigenti al tempo della vendita. Infine merita un cenno il regime fiscale di favore di cui godono questi strumenti rispetto alle aliquote ordinarie che gravano sul resto delle alternative di investimento sul mercato.   Di contro, i principali rischi dei bond sovrani sono quelli relativi al rischio emittente, il rischio tassi e quello valuta per i soli titoli non denominati in euro (e ovviamente per l’investitore in euro).

Il BTP a 10 anni rende giusto poco meno del 4%: quanto rendono gli altri principali titoli di Stato in euro?

Vediamo quanto rendono alcuni dei titoli sovrani decennali emessi dai principali emittenti sovrani europei. Alla chiusura dei mercati di venerdì 5 luglio, i Buoni del Tesoro Poliennali emessi dal MEF rendevano il 3,943%. In 10 anni il guadagno complessivo si attesterebbe sul 34,5% circa, al netto della sola ritenuta fiscale.

Andando oltre, e procedendo in ordine alfabetico, l’omologo titolo austriaco rendeva il 3,053% e quello belga il 3,119%. Passando ora all’asse franco-tedesco, gli OAT e i Bund a 10 anni rendevano, rispettivamente, il 3,206% e il 2,5295%. Chiudiamo infine i ritorni attuali offerti dai due Stati della penisola Iberica, ossia Spagna e Portogallo. Al termine della scorsa ottava, i Bonos iberici offrivano il 3,317% mentre gli OT rendevano il 3,160%.

Gestione cookie