I dinosauri in Puglia? Ecco una curiosità da primato italiano

Che cosa hanno in comune la Puglia e i dinosauri? C’è una curiosità che vale la pena di scoprire subito per avere la giusta visione di queste creature e il loro legame con l’Italia.

Moltissime persone scelgono la Puglia come meta delle vacanze estive e non potrebbero fare scelta più giusta dal momento che il mare è di un azzurro cristallino e il clima un caldo secco e ventilato che non disturba, ma anzi, crea una sensazione di benessere. Ma vi capita mai di pensare a quando c’erano i dinosauri? E che cos’hanno in comune i dinosauri con la Puglia? Semplice: c’è una cava che è molto interessante e contiene tante, tantissime orme di quelle creature. Scendiamo più nel dettaglio per conoscere meglio questo luogo assolutamente da visitare.

I dinosauri: vita ed estinzione

Chi non ha un po’ di curiosità e passione verso i dinosauri? Queste enormi creature che hanno popolato la Terra circa 230 milioni di anni fa e che poi si sono estinti. Ce n’erano diverse specie, alcune volanti, altre che trovavano il loro habitat naturale nell’acqua. Alcuni erano erbivori e pacifici, altri carnivori e molto pericolosi. Questi animali sono entrati nell’immaginario collettivo e nella società. I bambini ne sono molto attratti e sono tantissime le opere letterarie e cinematografiche che hanno avuto successo perché affrontavano questo tema. L’estinzione è avvenuta 65 milioni di anni fa e ancora oggi è uno degli avvenimenti che fa discutere gli studiosi. Ci sono diverse teorie, da quella di un grande meteorite che ha colpito il pianeta alla teoria dell’evoluzione che non ha trovato la loro affermazione.

I dinosauri in Puglia: ecco che cosa visitare se sei appassionato

In Puglia c’è la famosa Cava dei Dinosauri, chiamata anche cava Pontrelli, ad Altamura. Nel 1999 sono state rinvenute oltre 4.000 impronte di dinosauri. Il ritrovamento è avvenuto per caso da parte di due geologi marini dell’Università di Ancona. Poi, il tutto è stato confermato da Umberto Nicosia, paleontologo e icnologo. Lo studioso ha individuato diverse specie di dinosauri, erbivori e carnivori, da quelle impronte. Ad oggi è il giacimento italiano, se non europeo, più importante del settore. Naturalmente ci sono visite guidate e, quindi, è giusto andare a visitarlo se si ha la possibilità.

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