Chi commette questo comune errore perde l’Assegno di Inclusione

Una delle misure più importanti per chi vive in condizioni di difficoltà economiche e reddituali è senza dubbio l’Assegno di Inclusione. la misura, anche se per una platea più ridotta, è importante come lo era il Reddito di Cittadinanza.

Oggi per essere concesso il nuovo sussidio, occorre fare le cose con massima attenzione. Perché l’INPS prima di erogare un sussidio di questo genere, avvia dei controlli molto particolareggiati. Ed in alcuni casi, emergono cose che magari i richiedenti non ritengono fondamentali quando presentano domanda di ADI. Cose che invece determinano la sospensione dell’istruttoria della domanda.

Chi commette questo comune errore perde l’Assegno di Inclusione

Per richiedere l’Assegno di Inclusione i cittadini devono presentare prima di tutto la domanda. Ma non prima di aver presentato la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) ed aver ottenuto un ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) in corso di validità. A domanda di Assegno di Inclusione presentata, bisogna iscriversi alla Piattaforma SIISL, cioè al Sistema Informativo di Inclusione Sociale e Lavorativa. E poi occorre sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale (PAD). Solo con tutte queste procedure completate, si può passare all’istruttoria della domanda da parte dell’INPS. Una istruttoria che prevede dei controlli molto approfonditi. L’INPS, infatti, incrocia i dati inseriti dal richiedente l’ADI con le varia banche dati di cui ha piena disponibilità. Per verificare la veridicità dei dati inseriti dal richiedente nella domanda, nell’iscrizione alla piattaforma e soprattutto nella DSU per l’ISEE.

ISEE ed ANPR, ecco come funziona l’incrocio dei dati

Tutti sanno che per l’ISEE sono importanti redditi, patrimoni, dotazioni e così via dicendo. Tutti sanno che dichiarare il falso in materia di ISEE equivale ad un falso in atto pubblico per cui si richiamano denunce. Ma se su questi dati i contribuenti in genere prestano molta attenzione e sono attenti a tutto, ci sono altri aspetti che nessuno considera come fondamentali per poter completare una istruttoria della domanda di ADI nel modo ideale. Che poi è quello che porta all’accoglimento dell’istanza. Molto importante è l’ANPR, ovvero l’Anagrafe della Popolazione Residente. Sovente il nucleo familiare che viene inserito da un contribuente nella sua DSU non coincide con quello presente in questa banca dati.

Proprio in casi come questo, l’INPS può sospendere la domanda di sussidio. Come può sospendere l’erogazione del sussidio nonostante in precedenza sia stato liquidato. L’ANPR viene infatti interrogato praticamente sempre da parte dell’INPS quando deve liquidare una richiesta di sussidio. E per l’Assegno di Inclusione vale la stessa regola. Quindi, chi commette questo comune errore perde il diritto a percepire l’ADI.

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