Le azioni che staccheranno il dividendo la settimana del 24 giugno

Il 24 giugno staccheranno il dividendo 16 azioni del Ftse Mib. Ecco l’elenco delle principali società che staccheranno la cedola e il loro rendimento.

Il dividend day del 24 giugno

La Borsa italiana si prepara al terzo “dividend day” del 2024, con sette blue chip pronte a staccare il dividendo relativo ai bilanci 2023, su un totale di 16 aziende quotate. Questo rafforza la posizione dell’Italia come piazza finanziaria più remunerativa in termini di dividend yield, con un 5,5% previsto per il 2024 e 5,8% per il 2025, superando l’Euro Stoxx 50 e il Dow Jones.

Lunedì 24 giugno, tra le blue chip che staccheranno il dividendo, troviamo tre titoli che distribuiranno il dividendo annuale, tre che pagheranno il saldo dei dividendi già anticipati e uno che verserà la quota trimestrale. Hera, con un dividendo di 0,14 € per azione, offre un rendimento del 4,25%, mentre Pirelli con 0,198 € per azione raggiunge il 3,32%. Poste Italiane, con un dividendo complessivo di 0,80 € per azione, distribuisce un saldo di 0,563 € per azione, per un rendimento annuale del 6,33%.

Snam e Terna staccheranno rispettivamente 0,1692 € e 0,225 € per azione, con rendimenti del 3,9% e 2,96%. Leonardo pagherà 0,28 € per azione e STM 0,084 € per azione come prima tranche. Questi dividendi peseranno complessivamente per lo 0,26% sull’indice Ftse Mib, equivalente a 88 punti.

Quali potrebbero essere i settori e le azioni più redditizie secondo le indicazioni degli analisti

Gli investitori stanno cercando società che possano offrire buona redditività futura, focalizzandosi sui settori finanziario, utility ed energetico. In particolare, Intermonte suggerisce Eni, con un dividendo atteso sopra 1 € e un rendimento del 7,5%, grazie ai piani di valorizzazione degli asset che aumenteranno la visibilità sulla distribuzione futura di utili. Enel, con un dividendo previsto di 0,5 € e un rendimento del 7,2%, offre elevata visibilità sui flussi di cassa e un impegno verso dividendi crescenti. Poste Italiane, con un rendimento dell’8%, è considerata molto attrattiva, specialmente in vista della privatizzazione.

Per quanto riguarda le banche, Banca Mediolanum è prevista in crescita per quanto riguarda utili e dividendi, con un rendimento del 7,5%, mentre Intesa Sanpaolo, con un rendimento del 10%, è solida e ben posizionata per compensare possibili riduzioni del margine di interesse.

Banca Akros raccomanda l’acquisto di Poste, Enel, Mondadori e Zignago Vetro per i loro modelli di business resilienti, crescita costante degli utili e dei dividendi, con uno yield superiore al 5%, payout moderato, leva sostenibile e bassa ciclicità del business. Aziende come Eni pagano la cedola in quattro tranche trimestrali, ideale per piccoli risparmiatori, e hanno storicamente garantito il pagamento indipendentemente dal prezzo del petrolio.

Nel segmento Star, Banca Ifis prevede un dividendo in crescita a 2,14 € e successivamente a 2,2 €, con un rendimento del 11%, mentre Openjobmetis, Equita e Cairo Communication offrono rendimenti rispettivamente del 12,4%, 11,5% e 10%.

Per chiudere un’ultima annotazione. Un buon rendimento del dividendo sicuramente un ottimo inizio per un investimento di lungo periodo. Tuttavia, non bisogna mai dimenticare che le azioni potrebbero andare incontro a ribassi molto più importanti dei rendimenti.

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