Pensioni senza limiti dopo l’anticipo: le regole e i vantaggi dati dall’INPS

Uscendo dal lavoro in anticipo e prendendo una pensione prima del previsto significa rinunciare sempre a qualcosa. Sia perché le regole di calcolo prevedono sacrifici sulla pensione percepita, e sia per alcune particolarità di molte misure pensionistiche.

In alcuni casi ci sono degli autentici limiti e penalizzazioni che però, come vedremo, accompagnano il pensionato solo per una parte della loro vita in quiescenza.

Pensioni senza limiti dopo l’anticipo, le regole e i vantaggi dati dall’INPS

La pensione anticipata senza limiti di età è tanto più penalizzata, quanto più giovani si esce dal lavoro. Perché il coefficiente di trasformazione dei contributi in pensione è meno favorevole a 60 anni rispetto che a 61. E quello a 61 anni è meno favorevole rispetto a quello dei 62 anni e così via dicendo. La pensione anticipata con la Quota 103, oltre a subire lo stesso meccanismo di penalizzazione come prima detto, ha due penalizzazioni ulteriori. La prima riguarda il calcolo della pensione che è esclusivamente contributivo, e quindi penalizzante. E poi perché la pensione non può superare 4 volte il trattamento minimo. Inoltre vige un altro vincolo, che non riguarda però l’importo della pensione. Parliamo del divieto di cumulo della pensione con redditi da lavoro. Unica possibile eccezione è il lavoro autonomo occasionale. Ma non superiore a 5.000 euro di reddito aggiuntivo per anno solare. La pensione anticipata con l’APE sociale ha lo stesso divieto di cumulo. E poi manca della tredicesima mensilità, delle maggiorazioni, degli assegni familiari e della perequazione. Ed anche per l’APE valgono le regole di calcolo dei coefficienti prima citate. Con una pensione che non può superare 1.500 euro al mese.

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Se il calcolo contributivo della prestazione di Quota 103 è perenne. E se il calcolo con coefficienti penalizzanti è altrettanto perenne, gli altri vincoli spariscono una volta giunti a 67 anni. Al termine degli anticipi ottenuti dall’APE sociale (dai 63 anni) o dalla Quota 103 (dai 62 anni), sparisce il divieto di cumulo dei redditi di pensione con i redditi di lavoro. E spariscono gli altri vincoli prima citati. Chi ha diritto ad una pensione più alta, al termine dell’APE sociale potrà prendere un trattamento superiore a 1.500 euro. Al termine della Quota 103 invece potrà prendere un trattamento superiore a 4 volte il trattamento minimo INPS. Al termine dell’Ape sociale inoltre prenderà tredicesima, maggiorazioni e tutte le altre cose che durante il periodo dell’anticipo non ha ricevuto. Pensioni senza limiti dopo l’anticipo, ma solo ad una determinata età.

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