In misto tra questioni ambientali e sostegno alle famiglie, ecco che c’è una valida occasione per moltissime famiglie di ottenere un impianto fotovoltaico chiavi in mano. Infatti, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica il 27 maggio ha approvato il regolamento del famoso Reddito Energetico.
In tutto, 200 milioni di euro per una misura che potrebbe fare comodo a molte famiglie per montare i pannelli solari sulla loro abitazione. Per i singoli richiedenti, con 2.000 euro di fisso e 1.500 euro variabili impianti fotovoltaici a costo zero. Ecco di cosa si tratta e come bisognerà fare dal punto di vista dei requisiti.
Risparmiare sulle bollette delle utenze domestiche, sia per riscaldare che raffrescare casa. E poi, per l’acqua calda, cucinare e per tutte le altre esigenze. Questo è ciò che i pannelli solari e l’impianto fotovoltaico consentono di fare. In genere la spesa per l’impianto fotovoltaico è ciò che spinge le famiglie a evitare e lasciare stare. Ma agevolazioni statali e locali non mancano per venire incontro all’esigenza di cambiare fonti energetiche in casa. Da un lato per questioni ambientali e di risparmio energetico e dall’altra per dare manforte alle famiglie, soprattutto quelle meno abbienti, ecco che diversi bandi escono sovente per agevolare l’installazione di fonti energetiche green. E in questo scenario si incastona il Reddito Energetico, una misura che come detto in premessa, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha di fatto licenziato positivamente. L’approvazione del regolamento, che reca le istruzioni per il Bonus previsto e i requisiti necessari, sia di chi farà richiesta che degli impianti da installare, dà il via libera alla misura.
Adesso si dovranno presentare le domande sulla piattaforma messa a disposizione dal Gestore dei servizi energetici (GSE SPA), società per azioni partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. I beneficiari potranno presentare domanda, ma solo se rientrano nelle fasce ISEE previste. E nello specifico l’ISEE non deve essere superiore a 15.000 euro. Oppure non deve essere superiore a 30.000 euro, ma solo per le famiglie con 4 o più figli a carico. L’impianto ammesso va da 2 a 6 kW e dipende da che genere di contatore della corrente ha l’interessato. Il beneficiario del Bonus e richiedente, deve essere un soggetto a cui sono intestate le bollette delle utenze. Purché presente nel nucleo familiare della famiglia ai fini ISEE. I richiedenti devono avere un diritto reale sulle superfici dell’immobile dove andranno collocati fisicamente i pannelli. Il Bonus copre al 100% le spese sostenute per l’impianto, ma fino a 2.000 euro di contributo fisso e fino a 1.500 euro di variabile.
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