Dopo gli anni del denaro a buon prezzo, il mondo del credito ha vissuto la sfilza dei 10 rialzi dei tassi consecutivi BCE in 14 mesi, fino 4,5% del 14 settembre 2023. Da allora i tassi sono rimasti fermi, mentre si contano i giorni per il 1° taglio ufficiale che gli esperti si attendono per la riunione del 6 giugno. Queste attese saranno mantenute? Lo scopriremo tra una manciata di giorni.
Intanto c’è da dire che da mesi le banche hanno anticipato il ritorno a una politica monetaria meno restrittiva allentando i tassi alla clientela. Ad esempio quelli sui mutui casa sono passati da una media superiore al 5% del 2023 a una del 3,69% di marzo 2024 (fonte: FABI, 25/05/2024). Al riguardo, ecco quanto risparmia una famiglia oggi rispetto a 1 anno su un mutuo casa da 200.000 euro in 25 anni.
Le famiglie italiane con mutuo per l’acquisto di una casa sono circa 3,5 milioni e sanno bene che le rate drenano molte risorse del budget familiare. In valori assoluti, continua il rapporto FABI dei giorni scorsi, il valore complessivo dei mutui erogati dalle banche ammontava a 423,4 mld di € a fine marzo 2024. Si tratta di un dato in crescita di 33 mld di € (+9%) rispetto a fine 2020, ma in calo di 3 mld di € rispetto a 1 anno prima. Quanto alla scelta del tasso, circa un terzo dell’erogato (144 mld) è avvenuto a tasso variabile, i restanti 279 mld di € a tasso fisso.
Per i vecchi mutui già precedentemente accesi, tutto dipende ovviamente dalle condizioni economiche sottoscritte al momento della firma. Ad esempio, le rate di quelli a tasso fisso erogati nei mesi bui della pandemia, con il denaro a buon mercato, resteranno immutate e quindi ancora convenienti.
Dolori, invece, per chi all’epoca optò per il variabile, le cui rate sono cresciute fino al 78% in più. Il rapporto FABI ha calcolato che una vecchia rata di 500 €/mese erogato a fine 2021/inizio 2022 oggi costa quasi 400 € in più (890 € per l’esattezza). Qui la probabile futura discesa dei tassi BCE dovrebbe portare a un alleggerimento degli importi medi mensili.
L’aumento del costo del denaro si è sentito anche sui mutui a tasso fisso. Quello medio applicato alla clientela è passato (sui nuovi contratti, ovviamente) dall’1,8% di luglio 2022 anche fino a oltre il 6%. Di contro negli ultimi mesi è iniziata l’opera di progressiva riduzione dei tassi applicati, con quello medio fisso sceso al 3,69% a marzo scorso. Quello medio applicato sui mutui a tasso variabile si aggirava invece sopra il 4%.
Infine, l’indagine della Federazione Autonoma Bancari Italiani ha simulato il costo medio mensile (e relativo risparmio) di un mutuo casa di 25 anni di 200mila € a tasso fisso oggi e nel 2023. Dal report leggiamo quanto segue:
Ne deriva quindi un risparmio di 180 €/mese, che fanno la bellezza di –2.162 € l’anno. Il risparmio totale, invece, si attesterebbe sui 54.044 € (–14,9%).
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