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Diritti

In pensione con 15 anni di contributi: ecco 4 possibilità

Per andare in pensione con 15 anni di contributi le possibilità esistono. Naturalmente parliamo di prestazioni assolutamente particolari e ricche di vincoli, limitazioni e requisiti da centrare.

Non sarà facile sfruttare queste misure, ma andare in pensione con 15 anni di contributi è qualcosa che possono fare diversi lavoratori. E adesso vedremo come.

In pensione con 15 anni di contributi, ecco 4 possibilità

Per andare in pensione con 15 anni di contributi bisogna usare delle vecchie misure ormai datate e per questo sempre meno sfruttate. Le misure sono due. Una guarda al 1996 come anno di riferimento di alcuni requisiti. L’altra guarda addirittura al 1992. La prima misura di cui parliamo è la cosiddetta opzione contributiva. Le pensioni contributive hanno un vantaggio ed uno svantaggio. Il vantaggio è quello di avere a disposizione alcune regole di pensionamento anticipato che per esempio consentono uscite già a 64 anni. Oppure consentono a chi non ha carriere lunghe, di andare in pensione a 71 anni (cosa questa che per chi non rientra nel sistema contributivo non è utilizzabile). Dal punto di vista degli svantaggi, sono le regole di calcolo ad essere penalizzanti. Chi non ha contributi versati prima del 1996 non può godere delle regole contributive. A meno che non sfrutti l’opzione contributiva. In questo caso bastano 15 anni di contributi per andare in pensione a 67 anni. Chi ha iniziato a versare prima del 1996 può sfruttare l’opzione contributiva se ha meno di 18 anni di versamenti al 31 dicembre 1995 e se ha almeno 5 anni di contributi dopo quella scadenza.

Le pensioni per discontinui, autorizzati ai volontari e così via

In pensione con 15 anni di contributi si può andare anche con le pensioni con le deroghe Amato. In questo caso sono 3 le possibili alternative. La prima riguarda quanti hanno 15 anni di contributi o più (sotto i 20 anni naturalmente), ma completati tutti e 15 entro il 31 dicembre 1992. La seconda invece riguarda i contribuenti che entro il 31 dicembre 1992 avevano richiesto l’autorizzazione ai versamenti volontari all’INPS, con accettazione della richiesta da parte dell’Istituto entro la stessa scadenza. Anche in questo caso sono sufficienti 15 anni di contributi a prescindere che siano stati versati i volontari o meno. Infine, con la terza deroga, via libera alla pensione a 67 anni con 15 anni di contributi, una anzianità assicurativa non più recente di 25 anni e 10 anni di lavoro coperti da contributi inferiori alle 52 settimane per anno.

Giacomo Mazzarella

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