Economia

Sale la quota del reddito familiare necessaria per acquistare o affittare un’abitazione: lo certificano i numeri!

L’acquisto di una casa rientra certamente tra gli investimenti più importanti che si possono fare nella vita. Si tratta di un’affermazione veritiera non tanto in senso assoluto, ma per la stragrande maggioranza delle famiglie, italiane e non, sì.

Certo, si tratta di un disegno non indolore e/o di facile realizzazione, considerato il suo peso economico nel tempo. Tra le spese di acquisto, gestione e manutenzione (e di passaggio ereditario pure) vanno via tante risorse finanziarie. Soffermiamoci sul primo step in assoluto, quello dell’acquisto. Bene, secondo i dati disponibili è sempre più costoso accedere al mattone. Detta in altri termini, sale la quota del reddito familiare necessaria per acquistare o affittare un’abitazione.

Lo sforzo economico per acquistare un’abitazione

Il sito immobiliare Idealista ha di recente pubblicato i dati relativi al peso delle spese per acquisto o affitto di un’abitazione (con 2 camere da letto) sul reddito familiare. In termini semplicistici: quanto ha inciso nel 1° trimestre 2024 la spesa-casa (per acquisto o per affitto) sul totale dei soldi mensili disponibili in una famiglia?

Nel caso dell’acquisto lo sforzo finanziario (in rapporto al reddito) è arrivato a un valore medio nazionale del 19,5%. In alcune città la quota richiesta ha varcato anche la soglia psicologica del 30%. È il caso di Venezia (39,7%), Bolzano (36,2%), Milano (35,9%), Rimini (33,5%), Napoli (33,4%) e Firenze (30.3%). Altri grossi centri urbani come Roma (28.2%) e Firenze (26,5%), invece, si collocano poco al di sotto di tale soglia chiave. Di contro in altre 72 città capoluogo l’effort finanziario richiesto si attesta su valori al di sotto della media nazionale.

Sale la quota del reddito familiare necessaria per acquistare o affittare un’abitazione

Le cose non migliorano se si passa sul fronte degli affitti. Al riguardo abbiamo visto come il crescente rialzo dei valori immobiliari, unito all’alto costo del denaro, abbia spinto tanti a optare per l’affitto al posto dell’acquisto. Il risultato è che nei primi 3 mesi dell’anno in molte città italiane è cresciuta l’incidenza della spesa per l’affitto sul totale reddito familiare. Per l’esattezza, in 60 capoluoghi sugli 82 monitorati dal portale Idealista.

In numeri, la percentuale di reddito familiare assorbito dall’affitto si attesta al 26,8% medio nazionale, con 6 città oltre la soglia del 30%. In particolare, si tratta di Firenze (42,8%), Como (42,4%), Napoli (41,2%), Milano (41,0%), Venezia (38,8%) e Brescia (30,5%).   Dall’altro lato, invece, Enna e Vibo Valentia risultano le città l’effort finanziario è il meno gravoso sulle disponibilità finanziarie degli inquilini. La quota di reddito assorbito dalla locazione, infatti, si attesta all’11,9%.

Stefano Vozza

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