Vuoi risparmiare sull’imu? Niente paura, adesso ti svelo un segreto per pagare molto meno del previsto: ecco i dettagli
Molti dei nostri lettori ci fanno sempre presente alcune tasse che contribuiscono a diminuire i risparmi e a rendere la vita molto più complicata. Tra le tasse che siamo obbligatoriamente costretti a pagare rientra proprio la cosiddetta tassa IMU, ossia l’mposta Municipale Unica, tributo previsto a livello comunale per tutti coloro che possiedono un immobile. Come fare a risparmiare su questa tassa? Ecco cosa devi necessariamente sapere.
L’IMU è andata a sostituire la vecchia Ici, l’Irpef e le altre addizionali regionali e comunali, e che è stato istituito nel 2011 dal governo Monti attraverso la manovra Salva-Italia.
Bisogna affermare che questa tassa IMU devi pagarla sui beni immobili di cui sei proprietario oppure sui beni immobili di cui sei titolare di alcuni diritti come :
La legge, però, ti viene incontro e ha previso l’esenzione per la prima casa, intesa come abitazione principale anche se dipende da alcuni fattori da non sottovalutare. Nel prossimo paragrafo, però, vi andremo ad illustrare le tecniche per cercare di farvi risparmiare quanto e laddove fosse possibile su questa tassa.
Quello che tanti lettori ci chiedono è come fare a pagare meno IMU. La scelta no è facile, anci del tutto complessa, però possiamo dirvi di certo che di pagare è obbligatorio ma magari cerchiamo di svelarvi dei trucchetti per risparmiare laddove, ovviamente, fosse possibile.
Non si tratta ovviamente di raggiri della legge o di evasione fiscale, semplicemente in aiuto ai contribuenti arriva l’escapologia fiscale ovvero piccole e grandi strategie per essere in regola con il Fisco pagando il minimo delle tasse.
Il fattore a cui devi fare molta attenzione è la rendita catastale: più è bassa e più l’importo Imu si abbassa. Un altro escamotage che molte coppie utilizzano è quello di di separarsi (avviando le pratiche come previsto dalla legge) ma solo formalmente, pur rimanendo di fatto insieme, per far in modo che la seconda casa risulti come prima abitazione.
Ad oggi L’imu non si paga sulla prima casa ma molte famiglie italiane si ritrovano a possederne più di una. Proprio la regolare registrazione di un contratto di comodato gratuito permette di ottenere la riduzione dell’importo del 50% della somma prevista.
Le circostanze che ne danno diritto sono quelle previste dalla legge ossia: “come si legge all’articolo 13, comma 3, del D.L. n 201 del 211, è prevista la riduzione del 50% della base imponibile dell’Imu per i fabbricati dichiarati inagibili e inabitabili, di fatto inutilizzati e disabitati, limitatamente però al periodo dell’anno in cui sussistono tali condizioni”.
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