La Tari è una delle tasse che incombe annualmente per tutti gli italiani e che bisogna pagare. Ma cosa accade se la casa è in affitto?
C’è chi è convinto che affittando un immobile non sarà tenuto al pagamento della tassa e chi da proprietario pensa così di liberarsi di questo ulteriore pagamento che andrà fronteggiato da chi subentra nell’immobile.
Per fare chiarezza pertanto è necessario capire con grande attenzione chi è tenuto a pagare cosa, dal punto di vista normativo.
Ovviamente poi ci si può accordare in maniera scritta diversamente, quindi in base a una decisione privata che intercorre tra proprietario e affittuario ma se questo non è stato preventivato prima di procedere al contratto allora sicuramente ci si attiene a quelle che sono le indicazioni previste di base e quindi dalla legge.
La tassa sui rifiuti urbani viene pagata in ogni comune ma in maniera differenziata quindi non è uguale per tutti in ogni città. Per determinare la spesa, si tiene conto di una parte fissa e una variabile. In quella variabile si considera anche il nucleo che abita l’appartamento e quindi il numero di persone che ne fanno parte.
Questo dato è importante perché di fatto se c’è in casa una famiglia che ha 5 componenti e il proprietario è unico, sarebbe ingiusto far pagare una cifra maggiore alla persona che detiene l’immobile in relazione a chi lo abita.
Secondo l’articolo 642 il soggetto passivo che quindi deve pagare la Tari è chiunque possieda o produca rifiuti quindi da qui si crea un grande problema perché non c’è la specifica dell’uno o dell’altro e quindi per stabilire se a pagare deve essere inquilino o proprietario bisogna guardare al contratto d’affitto.
Secondo la Legge di Stabilità del 2014 infatti è previsto, per i contratti di durata inferiore ai 6 mesi, che la Tari debba essere corrisposta dal proprietario quindi tipicamente per gli affitti brevi. Per quelli superiore a tale durata invece la Tari è sempre a carico dell’inquilino, quindi quelli standard di lunga durata.
Però onde evitare problemi, quando si formalizza il contratto e si procede alla firma, è utile procedere anche a determinare queste specifiche, così da non incorrere in errori e non creare confusione. Quindi scrivere tutto, ogni dettagli, nel contratto, anche quelli che sono già fissati da legge. Possono comunque sempre subentrare circostanze differenti quindi stabilire una specifica per la propria condizione che viene accettata dalle parti e rispettata nella misura in cui si è deciso di procedere (ad esempio 50 e 50).
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