Economia

Bonus irrinunciabile con il 70% di risparmio, c’è tempo fino ad aprile: chi può richiederlo e come fare domanda

E’ in arrivo un bonus imperdibile per ristoranti e gelaterie, ecco come richiederlo e chi può usufruire grazie ad alcuni requisiti.

Il nuovo bonus consiste in un contributo in conto capitale pari al 70% di risparmio. Ogni singola impresa avrà un limite di 30.000 euro. Il totale dei fondi a disposizione equivale a 56 milioni di euro. Tale agevolamento vale dal primo marzo fino al 30 aprile 2024.

Ecco il bonus irrinunciabile con il 70% di risparmio per ristoranti, pasticcerie e gelaterie (GiustiziaGiusta.info)

I beneficiari della misura sono ristoranti, pasticcerie e gelaterie, che possiedono alcuni requisiti. Se appartenenti al settore identificato dal codice ATECO 56.10.11 (ristorazione con somministrazione), dovranno: essere regolarmente costituite ed iscritte come attive nel Registro delle imprese da almeno 10 anni o, in alternativa, aver acquistato nei precedenti 12 mesi, prodotti certificati DOP, IGP, SQNPI, SQNZ e prodotti biologici per almeno il 25% degli acquisti totali del periodo.

Se invece, operano nel settore identificato dal codice ATECO 56.10.30 (quindi gelaterie e pasticcerie) e se operanti con codice ATECO 10.71.20 (produzione di pasticceria fresca), devono essere iscritte nel Registro delle imprese da almeno 10 anni, oppure, aver acquistato prodotti DOP, IGP, SQNPI e prodotti biologici per almeno il 5% del totale.

Oltre il 50% di risparmio, ecco a quanto ammonta e i dettagli sulle spese

Come già detto, il bonus consiste in un contributo in conto capitale che sarà pari al 70% delle spese totali ammissibili, entro il limite di 30.000 euro per singola impresa.

Ecco quali sono le spese ammissibili che possono richiedere i ristoranti, pasticcerie e gelaterie per rinnovo di attività (GiustiziaGiusta.info)

Per spese ammissibili si intendono tutte quelle sostenute per l’acquisto di macchinari professionali e beni strumentali all’attività d’impresa, nuovi di fabbrica, organici e funzionali che sono stati comperati alle normali condizioni di mercato da terzi che non hanno relazioni con l’impresa.

I beni acquistati dovranno risultare nello Stato patrimoniale dell’impresa per almeno 3 anni dalla data di concessione del contributo. Dovrà inoltre essere garantita piena tracciabilità dei pagamenti: il decreto in atto prevede l’obbligo di utilizzo di conti correnti dedicati intestati all’impresa.

Fuori dalle spese soggette a questa agevolazione restano quelle sostenute prima della presentazione della domanda di contributo, e le altre relative a componenti, come per esempio pezzi di ricambio, terreni e fabbricati, beni usati e utenze, quali luce e gas.

Le spese sostenute da ristoranti, pasticcerie e gelaterie per imposte, tasse, contributi, buoni pasto o spese per qualsiasi genere di consulenza non concorreranno al calcolo degli importi ammessi al bonus.

Margot Grossi

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