Esistono molteplici vie per abbandonare il mondo del lavoro anticipatamente, e capire quali siano queste opzioni è fondamentale
Raggiungere i 67 anni di età per ottenere la pensione di vecchiaia non è più l’unica strada possibile nel 2024. Neppure i 42,10 o 41,10 anni di contributi sono più un requisito insormontabile per le pensioni anticipate per uomini e donne. Esistono molteplici vie per abbandonare il mondo del lavoro anticipatamente, e capire quali siano queste opzioni è fondamentale.
Quelle di cui vi parleremo oggi sono solo alcune delle strade che il sistema pensionistico offre nel 2024. Ognuna ha i propri requisiti e condizioni da soddisfare. Ma conoscere le opzioni a disposizione è il primo passo per pianificare una pensione anticipata serena e consapevole. Il consiglio è sempre quello di affidarvi a consulenti ed esperti, per orientarsi nel mare magnum del sistema pensionistico italiano. I nostri consigli non vogliono, né possono, essere considerati delle consulenze finanziarie.
Se appartieni alle categorie di invalidi, caregivers, disoccupati o addetti ai lavori gravosi puoi accedere alla pensione con la cosiddetta quota 41. Ovviamente, bisogna aver accumulato almeno 41 anni di contributi. È sufficiente aver versato contributi per almeno 12 mesi prima di compiere 19 anni di età. Per coloro che rientrano nelle suddette categorie, ma non hanno raggiunto i 41 anni di contributi, esiste l’opzione della pensione anticipata con l’APE sociale.
A partire dai 63 anni e 5 mesi di età, è richiesto un minimo di 30 anni di contributi per invalidi, disoccupati e caregivers, e 36 anni per gli addetti ai lavori gravosi. Se hai almeno 62 anni di età e 41 anni di contributi, puoi optare per la Quota 103.
Per le donne e per coloro che svolgono lavori usuranti, le regole cambiano leggermente. Se hai accumulato 35 anni di contributi entro la fine del 2023 e hai almeno 61 anni di età, puoi andare in pensione con l’Opzione Donna. Se hai avuto due o più figli e hai compiuto 59 anni entro la fine del 2023, puoi accedere alla pensione con criteri agevolati.
Per coloro che svolgono lavori usuranti o notturni, esiste la possibilità di uscire con la quota 97,6. A condizione, però, di avere almeno 61 anni e 7 mesi di età e 35 anni di contributi. Parliamo di professioni come autisti di mezzi di trasporto pubblico o operai della linea di produzione.
Per quanti hanno iniziato a versare contributi dopo il 31 dicembre 1995, è possibile ottenere la pensione anticipata contributiva con 64 anni di età e 20 anni di contributi. Infine, per coloro con un’invalidità pensionabile dell’80% e almeno 20 anni di contributi, è possibile andare in pensione con 61 anni di età per gli uomini e 56 per le donne.
In ogni caso, la pensione anticipata contributiva richiede un trattamento non inferiore a 3 volte l’assegno sociale, che equivale a poco più di 1.600 euro al mese. Le donne con un solo figlio devono raggiungere un trattamento pari ad almeno 2,8 volte l’assegno sociale, mentre per coloro con due o più figli, è sufficiente arrivare a 2,6 volte l’assegno sociale.
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