Diritti

Pensione casalinghe, come richiederla e le regole da seguire: cosa dice legge

Vuoi fare la casalinga? Attenzione! Hai diritto alla pensione: ecco tutto quello che devi sapere per averla secondo la legge.

Le donne hanno sempre avuto il ruolo di casalinghe anche lavorando all’esterno dell’ambito familiare; non è da molto in realtà, che le incombenze domestiche siano condivise con il proprio partner.

Casalinghe o casalinghi tutta la vita? Puoi avere la pensione-(Giustiziagiusta.info)

Ma c’è anche chi sceglie di fare questo “mestiere”, e si occupa a tempo pieno, senza stipendio, del proprio nucleo familiare occupandosi di tutto quello che serve per mandare avanti una casa. L’incombenza è faticosa e richiede molta energia, l’orario di lavoro non è stabilito e non si finisce mai!

Ma una casalinga che ha lavorato tanti anni senza percepire alcun compenso quando non è più in grado di lavorare per motivi di salute o per anzianità cosa può fare? Il suo lavoro è riconosciuto in qualche modo dallo Stato? In effetti sul lavoro casalingo si è spesso legiferato per fare in modo che, anche chi si occupi delle necessità domestiche, abbia una pensione che riconosca il lavoro fin lì svolto ma dagli anni 60 in poi non si è mai arrivati ad un progetto valido e definitivo. Negli anni 90, precisamente nel 97, si sanciscono dei principi precisi per le pensioni casalinghe.

Ecco a chi spetta e come richiedere la pensione per chi si occupa dei lavori domestici o della cura nell’ambito familiare.

Innanzitutto la legge del 1997 stabilisce un principio importante facendo suo un cambiamento, finalmente in atto nella nostra società: la figura che si occupa della casa o della cura in famiglia può essere sia maschile che femminile. Chiunque si occupi di attività domestica non retribuita all’interno di un nucleo familiare, può aver accesso alla pensione casalinghe dopo aver versato dei contributi e aver raggiunto i requisiti richiesti dalla legge.

Modalità e requisiti per ottenere la pensione casalinga (Giustiziagiusta.info)

Per richiedere la pensione bisogna essere inscritti al Fondo e possono farlo i soggetti dai 16 ai 65 anni che si occupino ovviamente della casa; devono essere versati i contributi per almeno 5 anni e quando si sono raggiunti i requisiti richiesti si può fare domanda direttamente all’INPS. L’importo mensile da versare nel fondo è di 26 euro al mese per un totale di 310 euro per 5 anni. Esistono due tipi di pensioni casalinghe: quella di inabilità, per chi è impossibilitato a lavorare e quella di vecchiaia per chi ha compiuto 65 anni o 57 senza sufficienti contributi.

È importante sapere che i contributi non sono cumulabili con altre gestioni previdenziali. Chi non ha versato contributi potrà ottenere una pensione sociale con un importo di 468 euro mensili integrabili con l’assegno di inclusione ma senza superare la cifra di 780 euro.

Diana Martinese

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