La pensione può subire un innalzamento nel 2024 con una semplice modalità che però non tutti conoscono e sfruttano adeguatamente.
Oggi si parla sempre più spesso del sistema pensionistico italiano, anche con una certa preoccupazione per quelli che potrebbero essere i risvolti futuri e quindi problematiche che potrebbero subentrare in prospettiva per coloro che andranno in pensione in futuro.
In generale è giusto capire come integrare gli importi, come farli fruttare al massimo che si tratti sia di coloro che sono già in pensione e sia per chi invece pensa in prospettiva al futuro e a quelle che sono le migliori modalità per la propria situazione.
Un occhio di riguardo particolare spetta al TFR ovvero a quell’importo di fine rapporto che viene dato al lavoratore al termine del suo operato in azienda. Questa somma viene decurtata ogni mese e messa da parte proprio dall’azienda stessa e quindi alla fine data al lavoratore quando interrompe il suo operato. Secondo quanto stabilito dal codice civile questa deve essere una quota annua, quindi è proporzionata sempre al proprio reddito.
Il TFR accumulato in azienda per oltre 8 anni può essere richiesto dal lavoratore in forma anticipata, fino al 70%, per alcuni motivi specifici come acquisto della casa, acquisto per un figlio, ristrutturazione, spese mediche e simili. Quello che non tutti sanno però è che non c’è l’obbligo in realtà di versare per forza all’azienda questa parte ogni mese ma vige un’alternativa molto valida, soprattutto per la pensione. I lavoratori possono scegliere infatti di versare il proprio reddito che fa cumulo per il TFR finale in un fondo pensionistico integrativo così da mettere da parte quei fondi andando ad aumentare immediatamente la loro pensione. Sicuramente oggi è una valutazione da fare.
Le opzioni disponibili sono due, da un lato c’è quella del TFR classico in azienda, dall’altra il fondo pensione. Ovviamente è importante prendere atto dell’una e dell’altra e anche capire che si può passare sempre da TFR in azienda a pensione ma non viceversa, quindi poi la scelta fatta resterà tale. Perché vale la pena? Non solo per quello che si potrebbe semplicemente immaginare ovvero mettere più fondi per avere una pensione più elevata ma anche perché in questo modo si può beneficiare di un’agevolazione di tipo economico.
Mentre il TFR viene infatti tassato con l’aliquota del momento storico in cui si percepisce, questo non vale per le pensioni che anche se integrative godono di un trattamento economico differente e molto agevolato. In sostanza si recupera molto di più rispetto a quanto si percepirebbe normalmente scegliendo di prelevare ad uso personale il TFR.
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