Nuove cifre per coloro che intendono procedere con il versamento dei contributi volontari e aumentare l’ammontare della pensione.
Attraverso la Circolare n. 36 del 21 febbraio 2024, l’Istituto di Previdenza ha reso noti i nuovi importi per calcolare la quota da versare per i lavoratori interessati all’accredito dei contributi volontari.
Il nostro ordinamento, infatti, consente di lavoratori dipendenti (ad eccezione di quelli agricoli) e ai lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata di richiedere all’INPS l’autorizzazione al versamento dei contributi volontari.
Si tratta di contributi che vengono pagati autonomamente, per coprire periodi scoperti da contribuzione (ad esempio, a causa dell’interruzione dell’attività lavorativa). In questo modo ci si assicura di maturare i requisiti richiesti per la pensione e si contribuisce all’incremento dell’assegno spettante.
Il versamento dei contributi volontari, però, ha un costo ben preciso che quest’anno, per effetto della rivalutazione del 5,4%, è aumentato. Vediamo come si calcola l’onere e a quanto ammonta.
La determinazione della cifra da pagare per il versamento dei contributi volontari varia a seconda della data in cui è stata ottenuta l’autorizzazione dall’INPS.
Nel dettaglio, si moltiplica la retribuzione percepita per l’aliquota contributiva vigente, corrispondente al 27,87%, per le autorizzazioni concesse prima del 31 dicembre 1995, o al 33%, per le autorizzazioni successive.
Ad esempio, se Tizio nel 2023 ha percepito uno stipendio di 30 mila euro e da gennaio 2024 ha perso il lavoro, potrà, previa autorizzazione dell’INPS, accreditare contributi volontari al prezzo di 9.900 euro, per il solo 2024.
La normativa, però, fissa anche una cifra minima, che varia a seconda delle rivalutazione. Per coloro che sono inoccupati o che hanno una retribuzione molto bassa, viene preso come riferimento un importo convenzionale che, per quest’anno è pari a 79,01 euro per una settimana contributiva.
Per coprire un intero anno (formato da 52 settimane), dunque, bisognerà versare almeno 4.108,52 euro. Si tratta di un importo superiore a quello dello scorso anno, quando bastavano 3.898 euro.
La cifra massima, invece, è di 39.484,50 euro, prendendo come riferimento uno stipendio annuo di 119.650 euro.
Ricordiamo, infine, che i contributi volontari non vanno versati in un’unica soluzione, ma con pagamento trimestrale, entro l’ultimo giorno del trimestre solare seguente a quello di riferimento. Di conseguenza, per il trimestre gennaio-febbraio-marzo il pagamento va compiuto entro il 30 giugno, per il trimestre aprile-maggio-giugno entro il 30 settembre, per il trimestre luglio-agosto-settembre va compiuto entro il 30 dicembre e, infine, per il trimestre ottobre-novembre-dicembre entro il 30 marzo.
La cifra va, in ogni caso, suddivisa in quattro rate.
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