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Magistratura: eversione e corruzione
Due processi in corso in Sicilia sembrano poter dare l’immagine allarmante di due diversi fenomeni che hanno, nel corso degli… Leggi tutto -
PARLAMENTO SENZA IDEALI
La prima volta che vidi l’aula di Montecitorio ero uno studente venuto a Roma, un po’ impacciato ma con un… Leggi tutto -
ALTO TRADIMENTO
L’Italia, già lo sapevamo, era stata “parte lesa” nella vicenda del dissennato attacco alla Libia di sette anni fa con… Leggi tutto
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Il ritorno del prode ninanselmo

Diversamente dal prode Anselmo della famosa filastrocca frutto della vena poetica di un futuro Ministro degli Esteri del Regno d’Italia, il prode Nino, il magistrato più costoso ed il condannato a morte dalla mafia più longevo (glielo auguriamo di cuore) è tornato non dalla Crociata, ma alla Crociata.
Dopo un mese e più di silenzio e di astinenza dal vizietto di f
Cavaliere: rivoluzione o paura della paura

Il rispetto dovuto alla dignità ed all’autonomia del pensiero e del buongusto dei Consiglieri Comunali (di maggioranza) del Centrodestra di Genova, non vieta di ritenere che, quale che sia il rilievo che sarà dato (e molto dovrebbe esserne dato) alla reviviscenza del rito pagliaccesco della proposta da parte dei Cinquestelle, della cittadinanza onoraria al dott. Nino Di Matteo,
Berlusconi: Strasburgo non sia un alibi

Vedo dai titoli dei giornali che Berlusconi è ottimista (ognuno ha i suoi vizi) sull’esito del suo ricorso a Strasburgo sull’applicazione della Legge Severino al suo caso (“Re Gioacchino fici a legge e fu impiso” si diceva al Sud, impasticciando un po’ la storia).
La questione riguarda la sostanziale retroattività di una sanzione penale, applicata a fatt
C'era una volta il testimone

Non è inutile ripeterlo, visto che c’è tanta gente che non pare lo abbia sentito (e non c’è peggior sordo di quello che non vuol sentire). I principi, le figure dei soggetti, le regole generali del diritto e, specialmente di quello penale e processuale penale, vanno in pezzi, triturati da un modo di affrontare i problemi che fa di ogni questione un mondo a sé
Allegri! dopo i pentiti, i “whistleblowing”

I Testadicavolo, quando scelgono il ramo legislativo della loro vastissima ed assai rispettata professione, non dormono mai. Consultano vocabolari stranieri, ora per lo più di inglese, enciclopedie, statistiche dell’ONU e di altre organizzazioni mondiali. E trovano parole difficilissime a pronunziare, specie per noi poveri vecchi ignoranti che a scuola studiavano il latino ed il grec
Per l'elaborazione e l'affermazione del concetto di "Legalità sostenibile"

Voglio scusarmi anzitutto con i miei affezionati lettori se verso sulla loro paziente benevolenza di cui mi danno tanta prova l’elaborazione di riflessioni cui la mia preparazione, la mia cultura, sono sicuramente inadeguate. Se oso farlo è perché “nel paese degli orbi beato chi ci ha un occhio”. E, se sono convinto di questa inadeguatezza, ben più fermamente
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ANTIMAFIA: LA “TRATTATIVA” CONTINUA DIVENTA DOGMA
Quando si tratta di imporre alle folle ed ai popoli di accettare le più strampalate sciocchezze, i professionisti dell’indottrinamento ricorrono a metodi che rimangono costanti nei secoli e nei millenni. Uno di essi è quello di ricorrere all’aggettivo “indiscutibile” ed al concetto di “indiscutibilità”, che è, poi, una sorta di sinonimo di “dogma”. Ogni volta che un fatto, una proposizione, una leggenda, di cui con gli anni vengono fuori prove negative assieme con il propalarsi del “sentito dire” ed esaurisce… Leggi tutto
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