Politica interna
Politica interna
Grasso "marcia". Il buon senso marcisce

E’ dell’altro giorno la “marcia” per gli immigrati di Milano. Con Grasso, Presidente del Senato e magistrato “antimafia” in testa, sotto il segno di quello striscione “siamo tutti legali”. Slogan che tradotto in termini realistici e non utopistici, significa semplicemente: nessuna distinzione, nessuna selezione, nessuna condizione per l’immigra
Ecco quanto ci costa il Partito di Di Matteo

Come avevamo annunziato ieri, siamo venuti in possesso della documentazione della spesa a carico del Comune di Monserrato (alla periferia di Cagliari) per una delle tante manifestazioni pubbliche del magistrato “simbolo del processo per la trattativa Stato Mafia” come lo definiscono gli sgangherati suoi fanatici tifosi. Cioè di parte delle spese a carico di Pantalone.
Si tratta,
Berlusconi: no alle preferenze perché FI è un fantasma
Berlusconi, fatti anche lui i suoi calcoli, ha “aperto” alla proporzionale. Ha pure proclamato che occorre trovare un sistema che avvicini gli elettori alla fiducia delle persone da eleggere. Belle parole. Che però sono solo un modo per “mettere le mani avanti”. Aggiunge infatti il suo no alle preferenze. Non ha ripetuto la solfa della possibilità delle mafie
Risposta ad un tipico sostenitore delle leggi elettorali all'italiana

Dunque, secondo un “amico” (“dagli amici ci guardi Iddio”) con l’articolo di ieri “In virtù di nuove leggi chi perde voti acquista seggi” io ho scritto “una scemenza” e sono incorso in una “caduta di ingegno”, “un indulgere in atteggiamenti condivisi dalla canea dell’antipolitica….”.
Una scemenza? Pu&
In virtù di nuove leggi chi perde voti acquista seggi

Evviva! Si dà mano (o, almeno, pare) alla legge elettorale. Così gli Italiani potranno andare a votare. Non dirò “a scegliere i loro rappresentanti”. Perché non si devono dire le bugie. La legge elettorale prossima ventura non consentirà di scegliere nemmeno un Commesso di Montecitorio. I cosiddetti “rappresentanti del Popolo” non li scegl
Ma non era una cosa seria
Chiusa una pagina, quella delle cosiddette “primarie” del P.D. è inutile farne il bilancio.
Non era una cosa seria e non poteva venirne fuori una cosa seria. La stampa, i “poteri forti” cui essa risponde, hanno represso il malumore per il pessimo servizio reso loro da Renzi con l’”operazione referendum” ed hanno fatto di tutto per dar rilievo ad una
Gli altri votano. Noi manco una legge elettorale.

Gli U.S.A. hanno votato il nuovo Presidente. La Francia ha fatto il primo turno delle presidenziali, scegliendo i due tra i quali scegliere quell’altra domenica il Presidente della Repubblica. A giugno in Inghilterra si voterà per il rinnovo del Parlamento.
Da noi non si riesce nemmeno a tirar fuori uno straccio di legge elettorale.
Ma gli uomini politici (si fa per dire) italiani, i