FacebookTwitterGoogleFeed

 

Editoriale

Editoriale

I costituzionalisti contro la devastazione della Costituzione

Un documento di eccezionale importanza, raro per il ruolo che con esso assumono esponenti della cultura giuridica del nostro Paese, è la dichiarazione di circa cinquanta costituzionalisti, tra i quali diversi ex Presidenti della Corte Costituzionale e moltissimi titolari di cattedre in varie Università italiane (con una netta prevalenza di quelle “settentrionali”), docume

LEGGI TUTTO

Qualche risposta agli Amici

Oggi vorrei rispondere agli Amici che ci hanno dato i loro commenti ai miei articoli o, almeno, a qualcuno di essi.

Devo dire, anzitutto che li ringrazio, anche, e soprattutto, quelli che hanno ritenuto di esprimere dissenso e critiche. Il che non significa che automaticamente i motivi del dissenso e le critiche che fossero, magari, un po’ balordi, diventino un capolavoro di acume e di buon

LEGGI TUTTO

Battisti fascista? "quattro"!

Nei giorni scorsi, una notizia che avrei voluto e dovuto subito commentare, è rimasta sopraffatta dagli avvenimenti, tutto sommato non molto più significativi, della settimana.

La notizia è questa: In una scuola etc. non so più dove, una alunna ha domandato al professore di musica “Battisti era fascista?

Battisti Lucio, il cantante. Non Cesare, il martire t

LEGGI TUTTO

Ed ora referendum costituzionale

E’ chiusa la pagina confusa e voluta legger male del referendum sulle trivelle. L’ultimo di una serie di referendum che non hanno raggiunto il quorum.

Di tutti quelli tenuti dal 1974 ad oggi, quello decisamente più baggiano, relativo ad un provvedimento “anticongiunturale”, per far fronte alla grande manovra degli Sceicchi del petrolio che, facendo precipitare il pre

LEGGI TUTTO

Voteranno la fiducia che non hanno

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.?uuid=d18c2808-a3d7-11e5-bcd1-04699166cc72" style="margin: 5px 10px 10px 5px; float: right;" />Mozioni di sfiducia in Parlamento. Che saranno respinte con un voto “per disciplina di partiti e di partitino” Partiti e partitini che non ci sono più: c’è solo l’Etruria.
Ad ogni voto di fiducia, la cosiddetta “sinistra” del P.D. afferma che fiducia in Renzi non ne ha più nemmeno un po. Ma lo votano. Oramai senza nemmeno dire che è l’ultima volta. Ogni voto di fiducia è per Renzi un grosso successo nel partito: avvilisce e ridicolizza la cosiddetta opposizione, la cosiddetta sinistra. Che, poi sono tali solo perché ”emiliano-romagnole” invece che Etrusche. (anche se la Famiglia Boschi è approdata anche in Emilia-C.M.C. passando per la Sicilia).
Voteranno la fiducia gli sparuti residui alfaniani. Una fiducia convinta: se Renzi se ne va, dovunque vada, non se li porta dietro. Sono oramai i fantasmi, le ombre del potere del Ministero dell’Interno. Sosterranno l’Etruria che li ridicolizza e li rende inutili, ma ancora li utilizza.
Voteranno la fiducia quelli di Verdini. I “verdastri”, più etruschi che renziani, il cui peso politico (si fa per dire) diminuisce ed evapora man mano che la fiducia a Renzi diventa una annoiata abitudine di chi per caso (e, è cosa accertata) contro la Costituzione e per grazia ricevuta da una giustizia partigiana, si trova in Parlamento e cerca di rimanerci. Questa mentre in Italia, in Europa, la fiducia in Renzi è oramai fondata solo sulla pretesa sua insostituibilità.
Un voto di fiducia per la propria traballante poltrona.
Non starò a dire chi voterà la sfiducia. Dico solo che non ho certo fiducia per tutti quelli che voteranno le mozioni contro Renzi, gli Etruschi, i Sicindustriali, il marciume verdastro etc. etc..
Ma io non sono il Parlamento e nemmeno il Corpo elettorale. E ho una tenace, forse una pazzesca speranza. Non tanto in alcuni che voteranno la sfiducia, ma nel fatto del saper dire NO a chi la fiducia ritiene di possederla come patrimonio di famiglia.
Non è all’esito del voto odierno in Parlamento, del resto, che dobbiamo guardare.
Semmai cerchiamo di cogliere qualche sprazzo di luce nel dibattito che sarà, magari, grottesco e noioso. Guardiamo ad ottobre, al referendum e, soprattutto cominciamo a lavorare per un NO che è non solo dovuto. MA E’ POSSIBILE CHE VINCA.

5 aprile 2016
Mauro Mellini

LEGGI TUTTO

Rosy Bindi, Don Ciotti e il Papa che non si "impiccia"

Rosy Bindi, Don Ciotti e il Papa che non si

Nei giorni scorsi, con una singolare dichiarazione alla stampa, è “riemersa” un’altra delle icone dell’Antimafia, quell’antimafia che non posso fare a meno di definire il “Terzo livello”. Diciamo della società Siciliana.

 

Dopo gli eventi e, soprattutto, con il silente scorrere del tempo e delle storie, che così fortemente hanno i

LEGGI TUTTO

Video In Evidenza

Il Libro

La rubrica

banner gg lib

Non è solo Saguto

annuncio

      CLICCA SULL'IMMAGINE PER INFO

La Newsletter

Privacy e Termini di Utilizzo

social

Giustizia Giusta utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza sul sito. Continuando la navigazione autorizzi l'uso dei cookie.