Editoriale
Editoriale
Quel demenziale Sindaco-Senatore
Vi sono nella cosiddetta riforma costituzionale renziana connotazioni che è difficile definire con il linguaggio e le parole delle normali discussioni politiche e giuridiche.
Riforma per più versi semplicemente demenziale
E’ noto che il “pregio” del contorsionismo logico e verbale frutto dell’“esperta” Boschi (“ovvia, ha fatto anche un master
Le Olimpiadi della disperazione
Arrivati non senza fatica al ballottaggio a Roma, i Renziani hanno scoperto le Olimpiadi come argomento centrale della campagna elettorale.
Non se ne era parlato per tutto il periodo precedente al primo turno, se non da parte di quelli di una “listarella di scorta” di pseudo-radicali, che non avevano trovato di meglio che invocare un referendum popolare per decidere se insistere in una
Mauro per chi voti? Voto contro
Me lo chiedono diversi amici: e, adesso, al ballottaggio, per chi voti?
Sono elettore a Roma. La mia risposta: “Io non voto PER nessuno”. “Voto contro”.
Contro il partito unico, contro il partito della Nazione. Quello che è di Sinistra, ma guarda a Destra, cioè è strabico e vuole esserlo perché se no non è “della Nazione”. Che
Un sospetto: i magistrati dicono le bugie?

A voler seguire i discorsi dei magistrati, di quelli “impegnati”, che con frequenza crescente ci fanno conoscere le loro inappellabili opinioni su ogni questione della vita sociale e politica del Paese, si arriva ad una conclusione allarmante, che va oltre la constatazione di un atteggiamento intollerante, prevaricatore, supponente e sostanzialmente eversivo.
Queste sono tutte valutazi
Renzi gioca da solo. E non vince.
All’indomani di ogni prova elettorale c’è la solita passerella dei “vincitori”, ché tali si proclamano un po’ tutti: quelli che hanno vinto e quelli che sostengono di non aver perso.
Quando, poi c’è in vista un ballottaggio questo affannarsi a proclamarsi tutti vincitori è ancor più forte. Anche questa volta sta andando cos&igr
La cazzata più bella del mondo

Siamo seri! E cerchino di esserlo anche quelli che per natura non lo sono affatto, per il rispetto dovuto alle cose serie ed alle persone che lo sono.
Che la discussione sul SI e sul NO al referendum sulla cosiddetta riforma costituzionale dovesse finire, come vediamo dagli stessi titoli dei giornali, nientemeno che in una polemica sulle opinioni di quel grande giurista costituzionalista che &egra