Editoriale
Editoriale
Berlusconi parte in quarta ma col piede sbagliato

Non è partito col piede giusto Berlusconi, tornato dall’America, e calatosi, col solito vigore, e con la sua indiscutibile capacità di imporsi in un ruolo primario, nella campagna per il referendum.
Io “non sono politicamente nessuno” ed il mestiere del “politologo” poco mi si confà né me ne dispiace, visto che, poi, i maestri del pensiero
Cerasa, teorico di un SI' immaginario

Cerasa, il successore di Giuliano Ferrara alla direzione del “Foglio”, si è messo in testa di diventare il teorico pontificale del SI al referendum sulle cazzate neo costituzionali di Renzi.
Naturalmente anche lui, anzi, lui più degli altri, evita accuratamente di prendere in mano il testo della indecente riforma, leggerlo e spiegarci come, poi, dovrebbe funzionare. Il &l
Intervento ipocrito
“Abbassare i toni”. E’ l’ammonimento che viene dal Quirinale a proposito della campagna per il referendum costituzionale.
Per chiamare le cose con il loro nome, non mi pare possa farsi a meno di definirlo “ipocrito”. Il riguardo dovuto alla Persona non mi impedisce di usare un termine appropriato.
Mentre a favore del SI si mobilitano poteri e prepoteri (prepoten
Un altro oscar a Benigni: delle cazzate
No, non mi dispiace di non aver fatto in tempo a inserire questa nello “Stupidario del SI”. Meglio non correre il rischio di sentirsi accusare di inventarsi cose impossibili che si scrivono in un libro o di “sparare sull’ambulanza”. Ma è certo che a Benigni, quello della “Costituzione più bella del mondo”, spetta un secondo premio Oscar: quel
Col SI' incertezza del diritto e piu' potere ai Giudici

C’è un aspetto della obbrobriosa pretesa riforma della Costituzione che sta sfuggendo all’attenzione di un po’ tutti ed in particolare dei “politologi” che pretendono di pontificare in materia.
Si contesta il dato di uno scivolone verso forme autoritarie. In realtà c’è qualcosa di peggio.
C’è, nel progetto Renzi-Boschi un trasfe
Discorsi "a Pera"
Francamente credevo che la “moderazione” di Berlusconi e di Forza Italia (con le meritorie eccezioni) nella scelta e nella campagna per il No, dipendesse da ben altre forme di pressione e da complessi e sindromi più serii. Assai meno autorevoli e presentabili, meno paludati ma anche meno facilmente eludibili…
E invece, forse perché anche per il pressing su Berlusco