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L'infedele Confalonieri ce rifa'
“Quando non c’è il gatto il sorcio balla”.
Quando Berlusconi è assente o impedito, l’Infedele dà sfogo al suo “nazarenismo” confindustrialmorganatico. L’ha fatto quando Berlusconi “era sotto i ferri” per l’operazione al cuore. Ora che il Cavaliere è andato in America per completare cura e riabilitazione, l’Infedele Confaloneri “ce rifà”.
Dobbiamo dire che, se non gli mancheranno certo i mezzi (suoi e quelli da lui gestiti) per mettere bastoni tra le ruote alla posizione politica di quello che, poi, dovrebbe essere, se non il suo “padrone” (brutta, ma realistica parola) certo il suo “maestro e donno”, quando si mette a fare dichiarazioni sul referendum i suoi argomenti sono ancor più ridicoli di quelli bancario-confindustriali solitamente sciorinati dai suoi sodali. (A proposito: ve la ricordate la “stima” del 4% del P.I.L. che secondo gli “studi” di Confindustria sarebbe stata conseguenza del NO? Pensate alle “stime” falsificate dei conti di Renzi contestati da Corte dei Conti, Unione Europea, Banca Europa …!!!...).
Ma torniamo agli argomenti dell’Infedele. Secondo lui quelli che si pronunziano per il NO lo fanno per paura di non essere abbastanza à la page, perché il No è diventato una moda e per non essere da meno degli altri snob, quelli che sarebbero per il SI si proclamano per il NO.
Benché l’Infedele se ne deve intendere di questi “sdoppiamenti”, la cosa, francamente, fa ridere.
Renzi con i suoi cattocomunisti “morganatici” ed “etruschi”, è l’erede, anzi la diretta proiezione dell’”allineamento culturale” al P.C.I. ed alla “cultura marxista” che ha imperversato in Italia (e altrove) per decenni. Persone che di Carlo Marx non avevano letto nemmeno un biglietto di auguri, si proclamavano “marxisti”. Del marxismo (o sedicente tale) facevano propri i luoghi comuni, le demonizzazioni e le esaltazioni. “Marxisti immaginari”, come li definì un famoso e gustosissimo libro fuori dal coro, tali si proclamavano attori, scrittori, giornalisti, filosofi, veri o sedicenti tali, preti e vescovi. Il frutto, l’accozzaglia di quella pseudocultura, di quella moda e del suo mimetizzarsi è il Renzismo.
Ora però Confalonieri scopre che la moda contro la quale la gente non sa ribellarsi, che fa paura contrastare, è quella del NO.
Confalonieri probabilmente (assai probabilmente) non ha mai letto il testo della riforma costituzionale dei suoi sodali morganatici Boschi-Renzi.
Gli basta il sentito dire, la “parola” di Confindustria e degli “ambienti bancari”.
Quella non è moda, non è snobismo?
Non lo è: è questione di quattrini. Ed anche un po’ sporchetti.
Mauro Mellini
10.10.2016